venerdì 26 agosto 2011

mercoledì 10 agosto 2011

· Vittima · Persecutore · Salvatore

Maslow, uno dei padri della psicologia Umanistica, ritiene che il 98% delle persone sarebbe nevrotico; il rimanente 2% sarebbe composto di persone che attraverso un lungo lavoro di sviluppo e crescita su di se, hanno superato la nevrosi. Secondo Maslow la nevrosi è, più che una malattia, una condizione umana di partenza.

All’interno della Psicoterapia Analitico Transazionale i ruoli nevrotici sono attivati all’interno dei giochi. Che cosa è un gioco? Eric Berne, fondatore dell’Analisi Transazionale definisce così il gioco: “Il gioco psicologico è una serie di transazioni ulteriori ripetitive a cui fa seguito un colpo di scena con uno scambio di ruoli, un senso di confusione accompagnato da uno stato d’animo spiacevole come tornaconto finale, in termini di rinforzo di convinzioni negative su di sé, sugli altri, sul mondo”. Il gioco è un tipo di relazione interpersonale “disturbata”, che procura stati d’animo spiacevoli.

Perché le persone giocano? Quali sono i motivi per i quali si utilizza un modo relazionale di questo tipo? Per chiarire quest’aspetto occorre fare un riferimento al tema della “Strutturazione del tempo” e delle “Fami”. I modi di strutturare il tempo servono all’essere umano per “nutrirsi” di carezze, sono in altre parole sistemi per dare e ricevere riconoscimenti o carezze. Il “giocare” è anch’esso un modo per soddisfare le fami primarie di stimoli e di riconoscimenti. Rispetto all’isolamento, ai rituali, ai passatempi ed alle attività, i giochi consentono alle persone un forte coinvolgimento emotivo e relazionale, pur se negativo. Nel gioco si preferisce in pratica ricevere o dare carezze negative anziché nessuna carezza.

Stephen Karpman ha ideato uno strumento semplice e potente per analizzare i giochi: il triangolo drammatico. Ogni qualvolta giochiamo dei “giochi” entriamo in uno di questi tre ruoli di copione:

· Vittima

· Persecutore

· Salvatore

Tutti e tre i ruoli del triangolo drammatico sono inautentici. Quando una persona è in uno di questi ruoli risponde al “Lì e Allora” –Passato- piuttosto che al “Qui e Ora” –Presente-, utilizza vecchie decisioni di copione decise da bambino o che accolse dai genitori.

I ruoli nevrotici, sono come tre diversi stili musicali: pur esistendo molteplici canzoni rock, una canzone rock appartiene sempre allo stile rock, una canzone country appartiene allo stile country. Allo stesso modo i ruoli comunicazionali negativi sono gli stili di fondo attraverso i quali giochiamo poi tutti i nostri giochi ed esponiamo al mondo i nostri difetti, trucchi ed uncini per riuscire ad agganciare e manipolare gli altri. I ruoli manipolativi fanno parte dei racket (sentimenti-ricatti) e dei giochi che costituiscono il “copione” di una persona. Avviene talora che qualcuno giochi un determinato gioco ad imitazione dei suoi genitori; ma di solito i giochi sono svolti dallo stato dell’io Bambino, che quando l’inizia lo fa per “agganciare” il Bambino o il Genitore altrui. Scopo dei ruoli manipolativi è provocare o invitare gli altri a reagire in alcuni specifici modi, finalizzati a rinforzare le posizioni psicologiche iniziali del Bambino. Osservati da un punto di vista esterno questi comportamenti appaiono paradossali e persino comici; in realtà sono il risultato di un analfabetismo affettivo e comportamentale, causa di enorme sofferenza, di turbamenti familiari, di separazioni dolorose. Tutti noi tendiamo ad affrontare la vita facendo di preferenza i giochi da una posizione favorita. Non è sempre chiaro a chi lo interpreta, quale sia questo suo ruolo preferito: può capitare che ci comportiamo in un determinato modo e abbiamo invece la sensazione di comportarci in modo tutto diverso. Non è raro, ad esempio, che una persona che si sente vittima, perseguiti in realtà chi gli sta attorno.

Occorre precisare che questi (Vittima, Persecutore, Salvatore) sono ruoli “legittimi”, se non sono recitati ma applicati ad una situazione reale -quando questi tre ruoli appariranno con la lettera minuscola si riferiscono a ruoli legittimi-. Sono ad esempio ruoli “legittimi” i seguenti:

- vittima: chi è in possesso di una qualifica per un certo lavoro che gli viene invece negato per motivi di razza, di sesso o religione (ad esempio gli ebrei).

- persecutore: qualcuno che di necessità stabilisce limiti di comportamento o il cui compito è far rispettare le regole (ad esempio la polizia).

- salvatore: chi aiuta una persona inadeguata a riabilitarsi e soprattutto a riacquistare fiducia in se stessa (ad esempio il counselor).

lunedì 8 agosto 2011

Ristrutturazioni edilizie (36%)

Scheda informativa

Chi sostiene spese per i lavori di ristrutturazione edilizia fino al 31 dicembre 2012 può fruire della detrazione d’imposta Irpef pari al 36%.
Inoltre, per le prestazioni di servizi relative agli interventi di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata, si applica l’aliquota Iva agevolata del 10%.
L’agevolazione Iva, a differenza di quanto previsto per la detrazione Irpef del 36%, non ha alcun termine di scadenza.
Attenzione:
a partire dal 6 luglio 2011, data di entrata in vigore del Dl 98/2011, l’aliquota della ritenuta d’acconto, trattenuta dalle banche o dalle poste sui bonifici incassati da chi esegue lavori di ristrutturazioni edilizie, è del 4%. Nel caso in cui le banche e poste Italiane SPA, abbiano continuato ad applicare l’aliquota del 10 % per motivi legati all’aggiornamento dei software, potranno accreditare direttamente al beneficiario del bonifico la differenza del 6% trattenuta in eccesso.

Condizioni per chiedere la detrazione

Le principali condizioni per fruire dell’agevolazione sono:
  • il limite massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione è di 48.000 euro per unità immobiliare (ad esempio, marito e moglie cointestatari di un’abitazione possono calcolare la detrazione sull’ammontare complessivo di spesa di 48.000 euro)
  • la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo; tuttavia, per gli interventi effettuati da persone di età non inferiore rispettivamente a 75 e 80 anni, proprietari o titolari di un diritto reale sull’immobile, la detrazione può essere ripartita rispettivamente in cinque e tre anni
  • se l’intervento è la prosecuzione di lavori relativi alla stessa unità immobiliare iniziati successivamente al 1° gennaio 2002, per la verifica del limite massimo delle spese detraibili (48.000 euro) occorre tener conto delle spese già sostenute
L’obbligo di indicare in fattura il costo della manodopera è stato soppresso dal decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011.
Attenzione
La detrazione spetta anche per l’acquisto di immobili ristrutturati da imprese di costruzione o ristrutturazione o da cooperative.
L’agevolazione è applicabile agli edifici ristrutturati entro il 31 dicembre 2012 ed acquistati/assegnati entro il 30 giugno 2013.
I lavori per i quali spettano le agevolazioni fiscali sono quelli elencati nell’articolo 3 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con Dpr 6 giugno 2001, n. 380 - pdf.
In particolare, la detrazione Irpef riguarda le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali.
Gli interventi di manutenzione ordinaria danno diritto alla detrazione Irpef solo se riguardano le parti comuni di edifici residenziali.
La detrazione spetta, inoltre, per:
  • l’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (ad esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione)
  • la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi (articolo 3, comma 3, della L. 104/1992)
  • l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi
  • l’esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici.

A chi spetta

Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari ma anche i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese. In particolare, hanno diritto alla detrazione:
  • il proprietario o il nudo proprietario
  • il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • l’inquilino o il comodatario
  • i soci di cooperative divise e indivise
  • i soci delle società semplici
  • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
La detrazione spetta anche al familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo grado) convivente del possessore o detentore dell’immobile, purché sostenga le spese e le fatture e i bonifici risultino intestati a lui. L’agevolazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che beneficia della detrazione.
La condizione di convivente o comodatario deve sussistere al momento dell’invio della comunicazione di inizio lavori.
Quando si stipula un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto alla detrazione se è stato immesso nel possesso del bene e se esegue gli interventi a suo carico. In questo caso, occorre che il compromesso sia stato registrato e che l’acquirente indichi gli estremi della registrazione nel modulo di inizio lavori.
Ha diritto alla detrazione anche chi esegue i lavori in proprio, soltanto, però, per le spese di acquisto dei materiali utilizzati.


Come e quando

Per usufruire della detrazione, è necessario:
  1. inviare all'Azienda sanitaria locale competente per territorio, prima di iniziare i lavori, una comunicazione con raccomandata A.R., tranne nei casi in cui le norme sulle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare alla Asl
  2. pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Per usufruire della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione. Occorre, inoltre, conservare ed esibire a richiesta degli uffici i documenti che saranno indicati in apposito Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate. L'obbligo dell'invio della comunicazione di inizio lavori è stato soppresso dal decreto legge n° 70 del 13 maggio 2011.




domenica 7 agosto 2011

Valvole termostatiche e radiatori o fan-coil


 Oggetto del messaggio: Valvole termostatiche e radiatori o fan-coil
MessaggioInviato: gio 09 nov 2006, 12:17 
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Ciao a tutti,
tra poco dovrò rifare gli impianti di casa e per il riscaldamento ero indeciso tra fan-coil e radiatori.
Parlando di radiatori ho letto alcune discussioni sulle valvole termostatiche. Ma ho dei dubbi sul funzionamento. Da quanto ho capito tramite un sensore che rileva la temperatura nella stanza la suddetta valvola chiude il passaggio di acqua calda al radiatore facendo si che possa essere indirizzata dove invece ce n'è bisogno. Ma nel caso tutte le valvole si chiudano la caldaia continua a funzionare(se non c'è un termostato che la stacca). E quindi se il termostato raggiunge la temperatura stacca la caldaia ma in una delle altre stanze potrebbe non esserci la temperatura desiderata.
Di conseguenza mi chedo se invece con dei fancoil dotati di termostato interno non vi sia un miglior controllo della temperatura nelle stanze e lo stesso tipo di risparmio in gestione.
Ho capito bene o non c'ho capito niente?
C'è molta di fferenza di prezzo tra un radiatore con valvola termostatica e un fancoil con termostato elettronico della stessa potenza?
Perché, vista la possibilità di poter utilizzare i fan coil anche per la climatizzazione, se la differnza per gli impianti non fosse esorbitante sarei orientato per questi.
Salutie grazie in anticipo per le risposte


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MessaggioInviato: gio 09 nov 2006, 16:23 
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Ciao
La scelta tra radiatori e fan coil è più difficile di una scelta di vita…
:o
Quindi troverai chi li brucerebbe appena usciti di fabbrica e chi, al contrario, bandirebbe dai mercati i termosifoni…..

Il fatto è che non esiste un impianto migliore (per tutti gli uomini) ed uno peggiore.
Ma uno che si adatta meglio alle esigenze di QUELL’uomo ed uno alle esigenze di quell’altro..

Quando affermi

E quindi se il termostato raggiunge la temperatura stacca la caldaia ma in una delle altre stanze potrebbe non esserci la temperatura desiderata. (con i caloriferi dotati di testa termostatica)
ti dico
(beh, alzi l'impostazione di quel calorifero...)

Cmq È vero che potresti avere una stanza più fredda. Ma non per colpa della valvola, perchè allora se si spegne prima .. basta alzare quel calorifero

Ma fa parte dell’esperienza del termotecnica e dell’idraulico dimensionare i singoli radiatori per ogni ambiente.
Certo con i fan coil hai un termostato per OGNI ambiente (ma la valvola del calorifero, approsimativemtne è un temrostato), quindi il controllo è a stretto rigore più preciso. Ma anche con i caloriferi, ripeto se termotecnica ed idraulico hanno lavorato bene, raggiungi risultati più che soddisfacenti, dimensionando correttamente i radiatori e posizionando il temrostato i maniera ottimale.

Non mi dilungo ma il fatto è che la scelta tra radiatori e fan coil NON LA IMPOSTEREI per questi motivi…

Invece se vuoi parlarmi di velocità di riscaldamento… Parliamone.
E quando serve questa velocità’ data dal fan coil (che funziona all’opposto di un riscaldamento a pavimento)?
Per esempio per una casa da usare nei week end in montagna. Arrivi hai 7 gradi in casa? Il fan coil lo benedici….. e tanto…….

Oppure. Hai un rustico, come me, che per preservarne la bellezza del sasso a vista non puoi isolare?. Bene. Il calore qui fugge via come un pazzo. Quindi non ha senso un impianto a DIFFUSIONE LENTA acceso tante ore:.. meglio un impianto da lasciare spento quando no ci sei (perché il sassso assorbe il calore e lo butta poi subito fuori) e da accendere quando rientri. Ma che a quel punto sia in grado di darti CALORE, TANTO MALEDETTO E SUBITO…. E per questo meglio del fan coil non ce n’è.. In auto, dove l’isolamento e perfino l’inerzia temrica della carrozzeria è nullo non c'è un vero e proprio fan coil a riscaldare?????

E poi come dicevi il fan coil da il vantaggio di climatizzare TUTTA la casa senza opere aggiuntive. Ovviamente non ha senso comperare una centrale per fare l’acqua fredda d’estate potente come la caldaia per l’inverno e cioè non serve prenderla di potenza tale da far raffreddare TUTTI i ventil contemporaneamente (puoi quindi risparmiare). Una più piccola è sufficiente, in quanto accenderai i fan coil della zona giorno non certo contemporaneamente a quelli della zona notte…. Ovvero la centrale ha la potenza per far andare solo PARTE dell’impianto… tanto appena lo accendi.. sentirai subito fresco. Non devi aspettare… se vai a fare una pennichella spegni in soggiorno e accendi in camera…

Per quanto riguarda i costi con 300 euro a pezzo, più o meno te la cavi. Io la centralina elettronica l’ho pagata 45 euro…
Su un termo molto grande conviene il fan coil. Quanto meno per la DIMENSIONE. (Per esempio a me in sala occorrevano 4000 w almeno di potenza… sai quanti elementi BASSI
perché le finestre sono basse
mi occorrevano????… UN TRENO. Con 98 cm di fanc coil ho risolto. E mi da 6000 watt.

Ovviamente la maggior spesa sta nel coibentare tutti i tubi (che è utile anche per la stagione fredda) e predisporre gli scarichi condensa

Se ti interessa sul loro uso posso postarti tre pagine di esperienze già scritte per post di qualche tempo fa.


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MessaggioInviato: gio 09 nov 2006, 17:27 
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Iscritto il: mar 17 gen 2006, 15:07
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Ciao claudik e innanzitutto grazie per le delucidazioni, mi aspettavo che menzionando i fancoil mi avresti risposto, e il parere di un utente disinteressato è sempre molto utile.

Cita:
Il fatto è che non esiste un impianto migliore (per tutti gli uomini) ed uno peggiore.
Ma uno che si adatta meglio alle esigenze di QUELL’uomo ed uno alle esigenze di quell’altro..


Pienamente d'accordo, infatti ho accennato ad una esigenza particolare, cioè la possibilità di controllare separatamente il clima delle stanze, con i benefici di risparmio(anche se non credo si risparmi molto) e di confort(che è la mia preoccupazione principale).
A casa dei miei ad esempio(che come ad isolamento credo sia più o meno al livello della tua, e cioè muri in pietra) non abbiamo le valvole ai radiatori, ma essendo il termostato in sala in una camera da letto e in un bagno si sta un pò freschini.... anche se qui la temperatura non è mai molto rigida, negli inverni freddissimi massimo arriva a -2.
Ecco io nella mia nuova casa(che come isolamento non so come stia messa ma penso sicuramente meglio di quella dei miei, e comunque essendo che devo ristrutturare farò qualche intervento di isolamento, anche se il cappotto non lo posso fare) vorrei non avere di questi problemi, e sebbene fiducioso nel mio termoidraulico vorrei comunque un consiglio affinché questo desiderio sia più facilmente esaudibile.

Quello che cerco in primis dall'impianto è la flessibilità, avendo la casa divisa in zona notte e zona giorno ad esempio la mattina mi piacerebbe poter riscaldare la sola zona notte, in quanto quando passo alla zona giorno sono già vestito e comunque pronto per uscire. E quindi scaldare poco più di metà casa mi sembra uno spreco se poi non la utilizzo.
Naturalmente anche la velocità per me è importante. Diciamo sempre che per risparmiare bisogna tenere la caldaia spenta. Io sono fuori casa dal lunedi al venerdi per 12 ore al giorno, quindi imposterei un 20 gradi la mattina per la zona notte per un oretta e mezza, e la sera tutta casa dalle 19 alle 23.30. Il resto delle ore mai sotto i 17. Il sabato e la domenica sempre un due ore la mattina per la sveglia e diciamo il pomeriggio da dopo pranzo. Presumo che utilizzando i fan coil potrei ottenere dei buoni risultati di confort e risparmio con questa configurazione, penso migliori che montando i radiatori. In più alcuni fan coil(ad esempio gli aermec) hanno i filtri a carboni attivi, al plasma e agli ioni(roba da star trek) che però dovrebbero anche purificare l'aria, il che non sarebbe male.
Sui refrigeratori d'acqua mi sono informato, un daikin in pompa di calore inverter (da poter usare anche nel caso si rompesse la caldaia) da 5kw(in base alle loro tabelle in grado di scaldare i fan coil di tutta casa) da listino sta 3300 euro più iva. Non so quanto siano gli sconti ma considerando un 20% rimaniamo a 3300(che poi è il costo di 3 condizionatori a pompa di calore daikin inverter comprati in negozio). Alla fine ci si può stare. Considerando che il costo dell'installazione dei condizionatori si compenserebbe con il costo maggiore dell'impianto con fancoil.

Tu che dici?


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MessaggioInviato: ven 10 nov 2006, 0:57 
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Già-- CHI poteva risponderti se non uno che li ha montati superando alcuni che lo sconsigliavano?

La situazione dai tuoi, con alcune stanze un po’ freddine deriva dal fatto che i termo ivi installati sono insufficienti. Errore di calcolo vi fu… calcola il fabbisogno della stanza (volume in metri cubi moltiplicato per trenta o max trentacinque = potenza in kcal), valuta la potenza dell’installato e Aggiungi qualche elemento . Aspetta. Non ho valutato che potrebbero essere SOVRADIMENSIONATI i termo vicino al termostato.. in pratica loro scaldando molto illudono il termo che TUTTA la casa sia a temperatura... Comunque certo non andresti a togliere elementi dalle stanze che ne hanno in soprannumero. Calcoli la potenza in eccesso e tale potenza in eccesso percentualmente la metti anche nelle stanze freddine in modo che il calore sia BILANCIATO ed EQUIVALENTE in tutta la casa.

La divisione in due zone della casa non dipende strettamente dai fan coil ma la ottiene dividendo l’impianto con due pompe e due termostati (CRONOtermostati) che le comandano rispettivamente. Quindi se vuoi fai stare spenta una parte mentre l’altra funziona.

Per discorso scelta termo o ventil rimando ad alcune pagine vecchie che ti ripropongo dopo.
Ti premetto che le due questioni maggiori che mi hanno sollevato per mettermi in guardia ovvero polvere e rumore non mi hanno turbato per nulla e si sono rivelate, ripeto PER ME, inconsistenti, come ti farò leggere…
Comunque, a parte la possibilità di raffreddare oltre a riscaldare per orientarti
1)valuta bene il tipo di isolamento
2) e la DIMENSIONE delle stanze..
Se la casa è ben isolata ottimi risultati e una certa velocità li raggiungi anche con i termo (non perché siano veloci ma perché il calo notturno durante la fermata dell’impianto è minimo per via dell’isolamento e quindi ce la fanno a recuperare in tempi ragionevoli).
Se hai stanze molto grandi un ventil potente è MOLTO meno ingombrante dei più di tenta elementi che potrebbero occorrere e che per esempio a me sarebbero occorsi (in pratica esaurivo le finestre ed una parete. Con un solo ventil ho rimediato)

Altro punto.
Sul sito della galletti ho visto un loro (NUOVO) ventil dimensionato in modo da scaldare anche a ventola ferma, quindi come potrebbe fare un normale calorifero.
Della serie che nei week end o durante le ferie, lasciando accesa la caldaia più a lungo (e raggiungendo quindi la temperatura impostata in casa), se vuoi la ventola proprio non la usi e il ventil funziona come un calorifero tradizionale (cioè scalda STATICAMENTE). Mi sembra un vantaggio- Come avere un ventil con dentro un calorifero normale…
www.galletti.it.
Quando ho fatto io l’impianto non c’erano. Sennò…. Mi sembrano ottimi per coniugare la VELOCITA’ di riscaldamento al rientro dal lavoro e la comodità dello STATICO quando abiti la casa da molte ore.. ( per cui per mantenere la temperatura, raggiunta ormai da molte ore, il ventil alterna delle fermate con delle marce con ventola al minimo….).
Per converso non li ho mai visti dal vivo ne conosco qualcuno che li abbia.


P.s. Un refrigeratore cosmogas me lo avevano proposto a 1800…(solo macchina) (ma è cosmogas. Il tuo è la Ferrari….)


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MessaggioInviato: ven 10 nov 2006, 0:59 
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eccoti come promesso un poco di copia e incolla di considerazioni sui ventil... IN BOCCA AL LUPO (sono un po' ciarlone 8) )



io ho montato i fancoil o ventilconvettori che dir si voglia dappertutto, tranne in bagno.

Ho fatto in modo che fossero surdimensionato rispetto alle esigenze delle singole stanze con il seguente vantaggio.

La stanza si scalda in dieci minuti effettivi. ma proprio dieci. non è un modo di dire.
Perche?
Ho una casa moooooolto grande....
Ho una casa moooooolto vecchia. E' un rustico in pietra. Quindi, come pietra, l'isolamento delle moderne abitazioni non c'è... Quindi io, per mantenere venti gradi avrei dovuto tenere i caloriferi SEMPRE accesi.
Fai conto che alla sera, priuma di andare a letto, ci sono 20. 5 gradi. Al mattino al risveglio i gradi sono scesi a 14, 5.... (in un casa moderna devi andare via una settimana per avere un simile abbassamento..)

E così cosa ho fatto?
Ho messo i ventil.
E li ho messi un po' più potenti.

Sono soddisfatto.

Mi sembrano una ottima soluzione per chi sta fuori casa molte ma molte ore.
Al rientro la trova fredda. in 15 minuti te la scaldano. Proprio per questo io ti consiglio, visto che io l’ho fatto, di SURDIMENSIONARE un poco la potenza di ognuno. Così faranno ancora prima a scaldare. E non preoccuparti di rumore o quant’altro per via di quanto adesso ti spiego.
Ti consiglio di non lesinare sulla centralina di comando. Io l’ho presa elettronica. 45 euro.
Per notizia io ho ventil della galletti e bordo macchina ognuno ha la sua centralina elettronica (galletti).
E’ una comodità. Appena accendi, anzi no. Tu NON devi accendere i fan coil. Li lasci sempre accesi. ( magari regolati per la temperatura che IN QUELLA stanza ti piace di più) Il sensore se sente che la temperatura dell’acqua al suo intenro è sotto i 40 gradi spegne il ventilatore… Quindi se spegni la caldaia quando esci di casa niente acqua calda, e quindi niente ventola. quindi il ventil è già fermo.
Ripartiamo. Arrivi in casa e fai partire la caldaia che inizia a scaldare l’acqua.
Appena Il fan coil sente l’acqua calda a più di 40 si mette in moto. Ovviamente ogni centralina del ventil ha un termostato. Se rileva che la temperatura della stanza è molto più bassa di quella impostata fa partire la ventola al massimo, (quindi fa presto a scaldare) per poi ridurre la velocità fino al minimo man mano che si raggiunge la temperatura impostata. Quindi della rumorosità ce ne è proprio poca.. Li senti subito e poi spariscono (da soli, automaticamente) in un soffio che è motlo ma motlo meno di quello delle ventole del computer. Se invece prendi una centralina elettromeccanica, anziché elettronica sei tu a dove impostare la velocità… la centralina può solo accendere o spegnere la ventola (alla velocità 1 oppure 2 oppure 3 che tu hai impostato)
Quindi meglio la elettronica 45 euro) che fa partire la ventola forte subito e poi la zittisce da sola, automaticamente.

Oggi però, grazie al temrocamino, tengo tutta la casa a 22 e me ne fotto… a legna me lo posso permettere….!!!!!! Prima a gas, 20 gradi e 400 euro di bolletta al mese ( casa in sasso …. Mannaggia)

Temperatura dell’acqua
Più l’acqua che fai circolare nel fancoil è calda e piu fa questo può emanare calore.
Ora poiché muove dell’aria con una ventola affinché sia GRADEVOLE la sensazione eventuale di questa aria sul corpo, viene consigliato, in genere, di non farvi circolare dentro acqua con temperature sotto i 60 gradi affinché l’aria che vi esce sia sufficientemente calda da essere percepita come tale anche ad una certa distanza dal ventil.
Dal punto di vista tecnico, però, la centralina del fancoil stesso impedisce al ventilatore di girare quando la temperatura dell’acqua scende sotto i 39 gradi. Quindi fino a 40 gradi TEORICAMENTE lo potresti usare, anche se l’aria che esce viene percepita come freddina
Cmq la lor potenza è calcolata con acqua di solito di 60 gradi o più



Manutenzione.
senza attrezzi di sorta estrai (in un attimo) la griglia filtro e aspiri.
e togli la polvere.
ogni anno o due con un cacciavite togli anche il mantello e accedi all'interno, al radiatore vero e proprio insomma, dove puoi lavare aspirare fare quello che vuoi. anche lavarli con acqua tanto sono collegati allo scarico (perchè d'estate togliendo l'umidità devono buttarla da qualche parte, appunto nello scarico.)
Ovviamente stando attent a non bagnare le parti elettriche.
Però lo lavi!!!

Ultimo punto.
Se hai Zone della casa che a lungo non usi (tipo lavanderia o stanza ospiti)

Se hai stanze del genere, magari lontane, e quindi raggiunte dopo molti metri di tubi potresti valutare le valvole “di zona” del fan coil.
In pratica la centralina (che devi chiedere apposta per queste valvole) ha una uscita anche per comandare una valvola di accesso acqua posta sul suo radiatore.
Cioè se il ventil è spento la valvola è chiusa e quindi non circola acqua dentro di lui e quindi non hai un tubo che si scalda fino a lui. In un ventil privo di queste valvole invece l’acqua vi circola anche se è spento. In pratica non sprechi neanche quel po’ di energia che si dissipa nel momento in cui circola acqua calda dentro il radiatore del ventil spento della stanza che non vuoi al momento scaldare. ( energia che sarebbe appunto per una stanza che non vuoi veramente scaldare.. Certo non è molta, perché la ventola è ferma…MA UN PO SI PERDE.. Poi qualcuo pensa.. ma è casa mia… quindi non p persa… Ma se è un garage, stanza hobby o qualcosa che è un corpo di fabbrica staccato… conviene


Ciao