venerdì 29 novembre 2013

Terapia degli abbracci

Terapia degli abbracci
L’abbraccio è un movimento volontario che si fa per gli altri … e mentre si dona agli altri, i suoi effetti benefici tornano indietro …
L’abbraccio prevede l’allargamento delle braccia, un corpo che si protende in avanti, un sorriso che accende un “fuoco”, l’avvicinamento del corpo, il desiderio di conoscere e incontrare l’altra persona. L’abbraccio si modella con l’altro corpo e viene trattenuto per qualche istante stretto. Le braccia si mantengono strette, esse sono accoglienti e morbide e girando tutto intorno alla persona. L’abbraccio raggiunge una seconda fase. Continua ad abbracciare muovendo le mani sulla schiena e porta al Breakthrough.
Lo stile Coaching che adottiamo:
da questo deriva: Lifebreakthrough Coach, la professione che abbiamo intrapreso, ovvero un Coaching che porta alla “rottura”. La parola significa rottura di uno stato d’animo in difficoltà, in cui l’individuo ( che viene abbracciato) penetra nel suo disagio, creandosi una rottura di quella barriera di difesa e si lascia finalmente andare e insieme al Coach procede in avanti nella sua vita, sentendosi amato, considerato nonché le sessioni di Coaching aiutano il cliente a tirare fuori il meglio da loro stessi!!!
Questa è la nostra Mission, aiutare le persone a procedere in avanti nella loro vita, facilitando un cambiamento che fa bene all’anima, quindi si ripercuote nella mente e nel cuore.
E abbiamo proprio bisogno di proporre una terapia degli abbracci?

CERTAMENTE!!!
Migliaia di persone al mondo muoiono per mancanza d’amore, l’amore non inteso solo come amore tra una relazione di coppia, ma l’amore espresso come considerazione nei confronti degli altri, che ritorna indietro.
L’ abbraccio  ne è lo strumento. L’abbraccio è un movimento, è un passo verso l’altro. Un passo in avanti. Un gesto che inevitabilmente crea una reazione.

COSA AVVIENE DURANTE L’ABBRACCIO?
A livello individuale, attraverso l’abbraccio avviene l’unione fisica ed energetica fra due persone. In un attimo cadono le maschere che quotidianamente si indossano per lasciare spazio ad uno scambio umano e immediato. A livello universale si crea una dimensione di assoluta fratellanza dell’intera umanità in cui non ci sono più distinzioni di alcun genere, né culturali, sociali, politici, poiché viene “rotto” per un attimo ogni confine e tutti diventano davvero uguali seppure unici.
COSA E’ NASCOSTO DIETRO UN ABBRACCIO?
Nell’abbraccio vive silenzioso il valore del perdono, un perdono che viene rivolto prima a se stessi e che consente di lasciarsi andare, di rivedere le proprie certezze, oltrepassare le proprie barriere mentali che  impediscono di entrare in contatto profondo con chi abbiamo di fronte. Quando accettiamo di rompere i nostri schemi e ci apriamo fiduciosi alla vita e all’umanità, ecco che si innesca in noi un processo di guarigione per la nostra anima, poiché entriamo nella dimensione dell’unità, liberandoci dalla gabbia mentale della separazione.
QUAL’E’ LA REAZIONE DI UNA PERSONA CHE NON VIVE UN MOMENTO FACILE NELLA SUA VITA?
Con un solo abbraccio, la persona che lo riceve non sarà più la stessa. Durante i momenti difficili della vita, abbracciare o essere abbracciati non è qualcosa che riesce facilmente. Il cuore spesso è indurito a causa di difficoltà accadute. Un Life Coach che abbraccia conduce l’altro verso un punto di “rottura”, li dove avviene la guarigione interiore. L’anima necessita dell’amore e l’abbraccio è uno dei suoi strumenti. Un abbraccio può riempire il vuoto interiore. Dopo aver abbracciato l’altro, si è trasmesso il nostro cuore. I due spiriti si avvicinano e si toccano. L’abbraccio è ciò che crea il breaktrough, ovvero il punto di rottura tra le emozioni che la persona sta trattenendo e le lacrime che escono dall’abbraccio ricevuto per aver raggiunto più velocemente questa “rottura”, ovvero essersi lasciata andare. Sarà un’esperienza indimenticabile …
La persona dopo un breve istante di trattenimento delle braccia, sente una trasmissione d’amore e si abbandona alla sensazione.
Gli effetti fisici  di chi ha ricevuto l’abbraccio: occhi lucidi, sorriso, distensione del viso, corpo ammorbidito, voce gentile.
Gli effetti interiori che prova la persona abbracciata: felicità, calore, considerazione, abbandono alla difficoltà che appare subito superabile, grazie all’abbraccio che ha una forma divina.
Un abbraccio fa riattivare: la respirazione, la circolazione, l’apprendimento, lo sviluppo affettivo, il comportamento sessuale, la possibilità di avere un funzionamento ormonale
corretto, il rafforzamento delle difese immunitarie, la resistenza allo stress, la formulazione del linguaggio, la maturazione delle connessioni neurologiche (per lo sviluppo motorio e intellettuale) ed endocrine. Oltre a tutto questo, importantissime sono le implicazioni psicologiche perché attraverso il contatto noi sentiamo che le persone ci accettano e ci amano, quindi noi ci viviamo come persone accettabili e desiderabili dagli altri, e la nostra autostima aumenta.
Considerazioni:  prestare il nostro corpo a Dio per abbracciare quella persona è la motivazione di base che Dio stesso mette nel cuore “dell’abbracciante”. Senza due braccia fisiche, Dio non potrebbe mostrare il Suo amore, visto che Lui è spirito. Come farebbe Dio ad amare quella persona senza che noi non gli facciamo da strumento? …abbracciare quella determinata persona non è un caso. Lui lo aveva già pianificato!!!
PERCHE’ ABBRACCIARE  E’ IMPORTANTE?
L’apertura del Cuore di una persona, cioè la sua capacità di dare e ricevere amore non dipende dalla sua cultura, dal suo livello sociale, dall’etnia, dalla sua appartenenza politica o religiosa, ma va al di la anche dal fatto che abbiano frequentato o meno corsi o seminari per sviluppare la propria crescita personale, o che sia riuscito a sviluppare una propria coscienza ecologista, quanto sia grande il suo Cuore va al di là di tutto questo, anzi dico di più: i cuori più grandi, tra quelli che abbiamo abbracciato, li abbiamo sentiti proprio nelle persone più semplici..
ALCUNE NOZIONI PSICOLOGICHE SULL’ABBRACCIO.
Il ragionamento è la via della mente, l’abbraccio è la via del cuore. La mente è la causa di conflitti perché la mente ha mille occhi, il cuore ne ha uno solo (ama e basta!). L’abbraccio ne è uno dei suoi comportamenti!!
Ognuno di noi ha bisogno di sentire che l’altro lo accetta, che gli vuole bene. . A meno che non ci sia qualcuno che si prenda cura di noi,  senza amore si incomincia a morire. A meno che una persona non sente di avere significato per qualcuno, almeno per qualcuno, la sua vita intera diventa insignificante.
Così l’amore è la terapia più grande che esista. Il mondo ha bisogno di terapia perché nel mondo manca l’amore. In un mondo d’amore non ci sarebbe assolutamente bisogno di terapia..
L’abbraccio è un gesto di amore, di calore, di cura. La sensazione di calore che fluisce dall’altra persona scioglie molte  malattie, scioglie l’ego freddo come il ghiaccio. Ti fa sentire di nuovo un bambino. Gli psicologi sono ora ben consapevoli del fatto che a meno che un bambino venga abbracciato, gli mancherà del nutrimento. Come il corpo ha bisogno di cibo, così l’anima ha bisogno d’amore. Puoi soddisfare tutti i bisogni fisici del bambino, puoi dargli tutti i comfort fisici, ma se manca l’abbraccio il bambino non crescerà un essere integro. Da grande andrà a ricercare inconsciamente un semplice abbraccio.  Da qualche parte rimarrà profondamente triste, senza cura, rifiutato, ignorato. Un adulto che è stato accudito da piccino, ma non nutrito.   Il bambino conosce toccando, portando gli oggetti alla bocca, smontandoli, toccando il proprio corpo e quello delle persone amate, sentendo le emozioni che ne derivano impara ad amare.
Dunque, cos’è il contatto? Il contatto è essenzialmente la possibilità di toccare e di essere toccati, è un sostantivo che non esiste di per sé, ma deve tradursi immediatamente in un’azione, quella del toccare, che è insieme attiva, il toccare, ma anche passiva, perché nel momento in cui noi tocchiamo siamo toccati.
L’abbraccio e quindi il toccare l’altra persona con le braccia è un’azione che immediatamente coinvolge l’altro,  diventa un modo per creare relazioni, perché il contatto è anche questo: rapporto, relazione, coinvolgimento, contagio, e noi siamo continuamente contagiati, non solo dai virus. Vorrei riportare una parte del libro “La terapia dell’abbraccio di Keating, in cui parla dei requisiti per l’abbraccio terapeutico.
“I requisiti per essere un terapeuta dell’abbraccio e per esserne un possibile cliente sono gli stessi: semplicemente esistere.
L’abbraccio terapeutico è un processo curativo vicendevole, infatti abbracciatore ed abbracciato hanno ruoli intercambiabili. In qualità di terapeuta dell’abbraccio siete aperti al bambino che c’è in voi, che ha bisogno di amore, sicurezza, attenzione e calma e cercate di raggiungere le stesse necessità nell’altra  persona.
Un terapeuta dell’abbraccio non colpevolizza e non giudica. Sa che molti non hanno imparato a chiedere il sostegno emozionale di cui tutti abbiamo bisogno. Se fin dall’infanzia l’amore o il sostegno o il gioco sono stati scarsi, ci potremmo sentire feriti. Se le storture del divenire adulti ci hanno lasciato con una bassa stima di noi stessi, ci potremmo sentire non all’altezza di essere amati e quindi non all’altezza di essere abbracciati.
I terapeuti dell’abbraccio non sono in grado di risolvere tutti questi problemi, ma possono rispettare le fatiche altrui ed offrire comprensione, risate, parole gentili ed un’abbondanza di abbracci affettuosi.
La terapia dell’abbraccio non è solo per le persone ferite. Può rendere migliori i più “sani”,  più felici  e persino i più sicuri di sé stessi. Abbracciare è per tutti.
L’abbraccio è un grandissimo dono che fai e ricevi.
A volte ricevere un abbraccio è tutto ciò che ci serve, cioè quello di raggiungere una persona sconosciuta ed abbracciarla, illuminando e portando gioia alla vite di entrambi.
In questa epoca di separazioni sociali e di mancanza di contatti umani gli effetti degli abbracci gratuiti sono sensazionali ….
Dott.ssa Monica Chiarioni, paul salvatore ferrarotto, Dott.ssa Simona Chiarioni

Terapia degli abbracci

Terapia degli abbracci
Perchè la “Terapia degli abbracci?”
L’abbraccio è un movimento volontario che si fa per gli altri … e mentre si dona agli altri, i suoi effetti benefici tornano indietro …
L’abbraccio prevede l’allargamento delle braccia, un corpo che si protende in avanti, un sorriso che accende un “fuoco”, l’avvicinamento del corpo, il desiderio di conoscere e incontrare l’altra persona. L’abbraccio si modella con l’altro corpo e viene trattenuto per qualche istante stretto. Le braccia si mantengono strette, esse sono accoglienti e morbide e girando tutto intorno alla persona. L’abbraccio raggiunge una seconda fase. Continua ad abbracciare muovendo le mani sulla schiena e porta al Breakthrough.
Lo stile Coaching che adottiamo:
da questo deriva: Lifebreakthrough Coach, la professione che abbiamo intrapreso, ovvero un Coaching che porta alla “rottura”. La parola significa rottura di uno stato d’animo in difficoltà, in cui l’individuo ( che viene abbracciato) penetra nel suo disagio, creandosi una rottura di quella barriera di difesa e si lascia finalmente andare e insieme al Coach procede in avanti nella sua vita, sentendosi amato, considerato nonché le sessioni di Coaching aiutano il cliente a tirare fuori il meglio da loro stessi!!!
Questa è la nostra Mission, aiutare le persone a procedere in avanti nella loro vita, facilitando un cambiamento che fa bene all’anima, quindi si ripercuote nella mente e nel cuore.
E abbiamo proprio bisogno di proporre una terapia degli abbracci?

CERTAMENTE!!!
Migliaia di persone al mondo muoiono per mancanza d’amore, l’amore non inteso solo come amore tra una relazione di coppia, ma l’amore espresso come considerazione nei confronti degli altri, che ritorna indietro.
L’ abbraccio  ne è lo strumento. L’abbraccio è un movimento, è un passo verso l’altro. Un passo in avanti. Un gesto che inevitabilmente crea una reazione.

COSA AVVIENE DURANTE L’ABBRACCIO?
A livello individuale, attraverso l’abbraccio avviene l’unione fisica ed energetica fra due persone. In un attimo cadono le maschere che quotidianamente si indossano per lasciare spazio ad uno scambio umano e immediato. A livello universale si crea una dimensione di assoluta fratellanza dell’intera umanità in cui non ci sono più distinzioni di alcun genere, né culturali, sociali, politici, poiché viene “rotto” per un attimo ogni confine e tutti diventano davvero uguali seppure unici.
COSA E’ NASCOSTO DIETRO UN ABBRACCIO?
Nell’abbraccio vive silenzioso il valore del perdono, un perdono che viene rivolto prima a se stessi e che consente di lasciarsi andare, di rivedere le proprie certezze, oltrepassare le proprie barriere mentali che  impediscono di entrare in contatto profondo con chi abbiamo di fronte. Quando accettiamo di rompere i nostri schemi e ci apriamo fiduciosi alla vita e all’umanità, ecco che si innesca in noi un processo di guarigione per la nostra anima, poiché entriamo nella dimensione dell’unità, liberandoci dalla gabbia mentale della separazione.
QUAL’E’ LA REAZIONE DI UNA PERSONA CHE NON VIVE UN MOMENTO FACILE NELLA SUA VITA?
Con un solo abbraccio, la persona che lo riceve non sarà più la stessa. Durante i momenti difficili della vita, abbracciare o essere abbracciati non è qualcosa che riesce facilmente. Il cuore spesso è indurito a causa di difficoltà accadute. Un Life Coach che abbraccia conduce l’altro verso un punto di “rottura”, li dove avviene la guarigione interiore. L’anima necessita dell’amore e l’abbraccio è uno dei suoi strumenti. Un abbraccio può riempire il vuoto interiore. Dopo aver abbracciato l’altro, si è trasmesso il nostro cuore. I due spiriti si avvicinano e si toccano. L’abbraccio è ciò che crea il breaktrough, ovvero il punto di rottura tra le emozioni che la persona sta trattenendo e le lacrime che escono dall’abbraccio ricevuto per aver raggiunto più velocemente questa “rottura”, ovvero essersi lasciata andare. Sarà un’esperienza indimenticabile …
La persona dopo un breve istante di trattenimento delle braccia, sente una trasmissione d’amore e si abbandona alla sensazione.
Gli effetti fisici  di chi ha ricevuto l’abbraccio: occhi lucidi, sorriso, distensione del viso, corpo ammorbidito, voce gentile.
Gli effetti interiori che prova la persona abbracciata: felicità, calore, considerazione, abbandono alla difficoltà che appare subito superabile, grazie all’abbraccio che ha una forma divina.
Un abbraccio fa riattivare: la respirazione, la circolazione, l’apprendimento, lo sviluppo affettivo, il comportamento sessuale, la possibilità di avere un funzionamento ormonale
corretto, il rafforzamento delle difese immunitarie, la resistenza allo stress, la formulazione del linguaggio, la maturazione delle connessioni neurologiche (per lo sviluppo motorio e intellettuale) ed endocrine. Oltre a tutto questo, importantissime sono le implicazioni psicologiche perché attraverso il contatto noi sentiamo che le persone ci accettano e ci amano, quindi noi ci viviamo come persone accettabili e desiderabili dagli altri, e la nostra autostima aumenta.
Considerazioni:  prestare il nostro corpo a Dio per abbracciare quella persona è la motivazione di base che Dio stesso mette nel cuore “dell’abbracciante”. Senza due braccia fisiche, Dio non potrebbe mostrare il Suo amore, visto che Lui è spirito. Come farebbe Dio ad amare quella persona senza che noi non gli facciamo da strumento? …abbracciare quella determinata persona non è un caso. Lui lo aveva già pianificato!!!
PERCHE’ ABBRACCIARE  E’ IMPORTANTE?
L’apertura del Cuore di una persona, cioè la sua capacità di dare e ricevere amore non dipende dalla sua cultura, dal suo livello sociale, dall’etnia, dalla sua appartenenza politica o religiosa, ma va al di la anche dal fatto che abbiano frequentato o meno corsi o seminari per sviluppare la propria crescita personale, o che sia riuscito a sviluppare una propria coscienza ecologista, quanto sia grande il suo Cuore va al di là di tutto questo, anzi dico di più: i cuori più grandi, tra quelli che abbiamo abbracciato, li abbiamo sentiti proprio nelle persone più semplici..
ALCUNE NOZIONI PSICOLOGICHE SULL’ABBRACCIO.
Il ragionamento è la via della mente, l’abbraccio è la via del cuore. La mente è la causa di conflitti perché la mente ha mille occhi, il cuore ne ha uno solo (ama e basta!). L’abbraccio ne è uno dei suoi comportamenti!!
Ognuno di noi ha bisogno di sentire che l’altro lo accetta, che gli vuole bene. . A meno che non ci sia qualcuno che si prenda cura di noi,  senza amore si incomincia a morire. A meno che una persona non sente di avere significato per qualcuno, almeno per qualcuno, la sua vita intera diventa insignificante.
Così l’amore è la terapia più grande che esista. Il mondo ha bisogno di terapia perché nel mondo manca l’amore. In un mondo d’amore non ci sarebbe assolutamente bisogno di terapia..
L’abbraccio è un gesto di amore, di calore, di cura. La sensazione di calore che fluisce dall’altra persona scioglie molte  malattie, scioglie l’ego freddo come il ghiaccio. Ti fa sentire di nuovo un bambino. Gli psicologi sono ora ben consapevoli del fatto che a meno che un bambino venga abbracciato, gli mancherà del nutrimento. Come il corpo ha bisogno di cibo, così l’anima ha bisogno d’amore. Puoi soddisfare tutti i bisogni fisici del bambino, puoi dargli tutti i comfort fisici, ma se manca l’abbraccio il bambino non crescerà un essere integro. Da grande andrà a ricercare inconsciamente un semplice abbraccio.  Da qualche parte rimarrà profondamente triste, senza cura, rifiutato, ignorato. Un adulto che è stato accudito da piccino, ma non nutrito.   Il bambino conosce toccando, portando gli oggetti alla bocca, smontandoli, toccando il proprio corpo e quello delle persone amate, sentendo le emozioni che ne derivano impara ad amare.
Dunque, cos’è il contatto? Il contatto è essenzialmente la possibilità di toccare e di essere toccati, è un sostantivo che non esiste di per sé, ma deve tradursi immediatamente in un’azione, quella del toccare, che è insieme attiva, il toccare, ma anche passiva, perché nel momento in cui noi tocchiamo siamo toccati.
L’abbraccio e quindi il toccare l’altra persona con le braccia è un’azione che immediatamente coinvolge l’altro,  diventa un modo per creare relazioni, perché il contatto è anche questo: rapporto, relazione, coinvolgimento, contagio, e noi siamo continuamente contagiati, non solo dai virus. Vorrei riportare una parte del libro “La terapia dell’abbraccio di Keating, in cui parla dei requisiti per l’abbraccio terapeutico.
“I requisiti per essere un terapeuta dell’abbraccio e per esserne un possibile cliente sono gli stessi: semplicemente esistere.
L’abbraccio terapeutico è un processo curativo vicendevole, infatti abbracciatore ed abbracciato hanno ruoli intercambiabili. In qualità di terapeuta dell’abbraccio siete aperti al bambino che c’è in voi, che ha bisogno di amore, sicurezza, attenzione e calma e cercate di raggiungere le stesse necessità nell’altra  persona.
Un terapeuta dell’abbraccio non colpevolizza e non giudica. Sa che molti non hanno imparato a chiedere il sostegno emozionale di cui tutti abbiamo bisogno. Se fin dall’infanzia l’amore o il sostegno o il gioco sono stati scarsi, ci potremmo sentire feriti. Se le storture del divenire adulti ci hanno lasciato con una bassa stima di noi stessi, ci potremmo sentire non all’altezza di essere amati e quindi non all’altezza di essere abbracciati.
I terapeuti dell’abbraccio non sono in grado di risolvere tutti questi problemi, ma possono rispettare le fatiche altrui ed offrire comprensione, risate, parole gentili ed un’abbondanza di abbracci affettuosi.
La terapia dell’abbraccio non è solo per le persone ferite. Può rendere migliori i più “sani”,  più felici  e persino i più sicuri di sé stessi. Abbracciare è per tutti.
L’abbraccio è un grandissimo dono che fai e ricevi.
A volte ricevere un abbraccio è tutto ciò che ci serve, cioè quello di raggiungere una persona sconosciuta ed abbracciarla, illuminando e portando gioia alla vite di entrambi.
In questa epoca di separazioni sociali e di mancanza di contatti umani gli effetti degli abbracci gratuiti sono sensazionali ….
Dott.ssa Monica Chiarioni, paul salvatore ferrarotto, Dott.ssa Simona Chiarioni
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