giovedì 3 giugno 2010

I bambini indaco



I bambini indaco sono quelli nati dagli anni ‘80.
Si ritiene che siano iniziati a nascere dal 1984 ma alcuni non concordano, anzi, già dal ‘79 sono nati i primi bambini indaco. Chi sono questi bambini indaco?
Sono una nuova razza di bambini ma attenzione! Non tutti i bambini nati negli anni ‘80 sono indaco!
I bambini indaco si riconoscono innanzitutto dall’aura
(il colore della nostra vibrazione, la si può vedere mettendo la mano su uno sfondo bianco e sfuocando un po’ gli occhi)
che è appunto indaco, anche se spesso il colore dell’aura può cambiare per vari fattori.
Oltre all’aura questi bambini hanno un comportamento particolare. Il bambino indaco ha delle caratteristiche eteriche peculiari.
In altre parole i bambini indaco hanno nell’eterico una connessione karmica con razze extraterrestri fin dalla nascita e sono molto legati al loro Sé superiore.
Questi bambini hanno ad esempio attaccamenti eterici con persone (eteriche) presenti su un dato piano a sua volta eterico. A volte questi attaccamenti sono così forti che gli indaco pensano di essere davvero degli extraterrestri.
L’aura di questi bambini, ormai adulti, è indaco perché gli occidentali sono connessi etericamente ai siriani la cui aura è blu, mentre gli orientali sono collegati etericamente ai Pleiadiani la cui aura è violetto.
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Ecco come li descrivono Lee Carroll e Jan Tober nel loro libro "The Indigo Children".

"...Un Bambino Indaco è una  creatura che possiede attributi psicologici insoliti e particolari e che ha un modello comportamentale diverso da quelli a cui siamo abituati.  Di conseguenza, molto spesso i genitori di questi bambini si trovano spiazzati ed impreparati nel difficile compito di educare i loro figli. Ignorare questi nuovi modelli significa creare squilibrio e frustrazione nella mente di questi preziosi bambini.


- Vengono al mondo con un senso di regalità (e spesso agiscono con regalità)

    - Pensano di "meritarsi di essere qui" e sono sorpresi quando gli altri non condividono questo loro punto di vista.
    - Non hanno problemi di autostima. Spesso essi dicono ai loro genitori "chi sono".
    - Hanno difficoltà ad accettare  l'autorità (soprattutto quando è imposta ed immotivata).
    - Si rifiutano di fare alcune cose. Per esempio non amano aspettare in coda.
    - Si sentono frustrati dai metodi  tradizionali che non richiedano l'impiego della loro creatività.
    - Spesso, sia a casa sia a scuola, trovano la soluzione più logica per fare le cose, il chè può farli apparire anticonformisti e ribelli.
    - Sembrano asociali a meno che non si trovino con i loro. simili.  Se non ci sono bambini con la loro stessa consapevolezza, si sentono incompresi e  tendono a chiudersi in se stessi. L'ambiente scolastico  è spesso estremamente difficile per loro.
    - Non rispondono a discipline basate sul senso di colpa.
    - Non si sentono in imbarazzo a parlare delle loro necessità..... "    


bambini-indaco-foto-2_zoom.jpgE' importante rendersi conto che questi  bambini possiedono un' estrema sensibilità, sono molto intuitivi e sono in grado di sentire che cosa c'è nella nostra mente e nel nostro cuore.








Vengono sul Pianeta Terra per aiutare l'umanità a progredire verso il bene supremo, per farci capire che non esistono diversità o differenze e che tutti noi facciamo parte del grande IO SONO.
Per far ciò, richiedono da tutti noi comprensione e tolleranza, amore incondizionato, apertura, integrità morale e sincerità.

La sfida che i genitori devono affrontare è imparare a considerarli bambini "normali" e a trattarli come tali. E' importante saper riconoscere i l loro valore, apprezzare le loro doti, imparare a valorizzarle, ma nello stesso tempo permettere loro di vivere la loro infanzia come qualunque altro bambino. Discriminarli o trattarli come "diversi" può rendere la vita complicata sia per loro sia per i genitori o per gli insegnanti e può avere gravi conseguenze sullo sviluppo armonioso della loro personalità.
All'inizio degli anni ottanta, quando i primi  Indaco incominciarono ad arrivare,  nessuno sospettava che si trattasse di una  nuova generazione di bambini. Essi sembravano avere attributi psicologi ed atteggiamenti  molto  diversi da quelli a cui eravamo abituati. Spesso erano bambini iperattivi, disattenti, ribelli ad ogni forma di disciplina imposta,  e  si pensava che le difficoltà che si incontravano nell'educarli  fossero da imputarsi  alla società, alla mutata struttura familiare, allo sviluppo tecnologico, alla violenza esaltata nei programmi televisivi, all'aumentato benessere, ecc... Negli Stati Uniti questo ha portato  i genitori a richiedere l'aiuto di psicoterapeuti, che sempre più spesso "tenevano tranquilli" questi bambini con psicofarmaci.

Questa tendenza allarmante è andata aumentando nel tempo, in maniera esponenziale,  e sta prendendo piede anche in Europa (è di poche settimane fa un trafiletto apparso su un settimanale a tiratura nazionale che parlava  della facilità con cui  bambini particolarmente irrequieti vengono trattati con psicofarmaci). 

Non si conoscono le conseguenze a lungo termine di questo abuso di "droghe legalizzate" ma la violenza tra i giovani è un fenomeno preoccupante, per cui viene spontaneo chiedersi se  esista una correlazione.
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Le principali sfide che i Bambini Indaco dovranno affrontare sono soprattutto legate alle loro relazioni con gli altri.  Essi hanno bisogno di molta attenzione e considerazione e soffrono se la loro visione della vita, basata essenzialmente sull'amore,  viene fraintesa o, peggio ancora, ridicolizzata. Alcuni di loro possono pertanto avere problemi a relazionarsi con bambini "normali" o con adulti ancorati alle vecchie metodologie.
Può così accadere  che questi bambini, provvisti di una grande immaginazione, di grandi facoltà intellettive, di una forte mentalità tecnologica e di elevate doti morali, ma iperattivi ed incapaci di usare il pensiero lineare a cui siamo abituati, vengano etichettati come affetti da "disordine da deficit di attenzione" e vengano di conseguenza trattati con psicofarmaci per aiutarli a rientrare nella "normalità". Tutto questo  può avere un forte impatto sulla loro personalità, diminuire la fiducia nelle loro capacità e portarli a scollegarsi  dalla loro parte divina.
A questo punto della nostra evoluzione, dobbiamo comprendere l'importanza del ruolo che questi  preziosi bambini, arrivati tra noi con un bagaglio di grande consapevolezza, si sono assunti. Se sapremo riconoscere il loro valore, capirli ed apprezzare  le loro doti intellettuali e morali,  se non instilleremo in loro il senso di colpa e la paura, da cui sono totalmente esenti,  se li aiuteremo a  seguire la loro passione, essi saranno i nostri migliori maestri,  ci insegneranno a guardarci dentro ed a scoprire quelle verità interiori che per troppo tempo non abbiamo saputo o voluto riconoscere.   Apriamo dunque il nostro cuore ed il nostro Spirito ed accettiamo i preziosi doni che queste creature meravigliose, con amore infinito, ci offrono.


Nancy Ann Tappe sostiene che oggi il 90% dei bambini al di sotto dei dieci anni sia indaco e li suddivide in quattro tipologie:

1)l’indaco umanista: è iperattivo, è un avido lettore e non riesce ad essere ordinato. E’ socievole e sta bene in mezzo a molta gente, fa tante cose insieme e si distrae facilmente

2)l’indaco concettuale: è atletico e molto interessato ai progetti più che alle persone. Ha problemi di controllo: i maschi vogliono controllare la madre e le femmine vogliono controllare il padre. Nel caso questo si verifichi è bene intervenire tempestivamente. Questi bambini possono altresì divenire preda di tossicodipendenze durante l’adolescenza, perciò vanno piuttosto guidati e controllati

3)l’indaco artista: è creativo in ogni sua  forma ed ha molti interessi

4)l’indaco interdimensionale: è il più robusto fra gli indaco e non gli si può dire niente perché risponde: “Sì, lo so, lo so fare”.

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Lo scopo della razza indaco è di gettare i semi per la nuova umanità. Come molti di voi già sanno stiamo per entrare nella quarta dimensione e visto come siamo ridotti non avremo molte possibilità di entrarci se non ci evolviamo rapidamente. Così non solo gli angeli e gli spiriti elementali stanno facendo il possibile per riportarci verso Casa ma abbiamo anche queste nuove razze di bambini che con la loro energia ci stanno aiutando. In realtà ci hanno già aiutato molto e il merito è anche nostro perché noi, permettendo loro di adattarsi, abbiamo fatto sì che espandessero la loro energia che ha scongiurato molte disgrazie profetizzate molto tempo fa. Il loro scopo è stato anche quello di aprire le porte ai bambini cristallo. E’ bene però tener sempre presente che un bambino indaco (o cristallo o arcobaleno)  non è necessariamente più evoluto di un bambino “normale”. Ognuno di noi è sempre una parte di Dio e ognuno di noi può scegliere come vivere.


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