venerdì 29 novembre 2013

Terapia degli abbracci

Terapia degli abbracci
L’abbraccio è un movimento volontario che si fa per gli altri … e mentre si dona agli altri, i suoi effetti benefici tornano indietro …
L’abbraccio prevede l’allargamento delle braccia, un corpo che si protende in avanti, un sorriso che accende un “fuoco”, l’avvicinamento del corpo, il desiderio di conoscere e incontrare l’altra persona. L’abbraccio si modella con l’altro corpo e viene trattenuto per qualche istante stretto. Le braccia si mantengono strette, esse sono accoglienti e morbide e girando tutto intorno alla persona. L’abbraccio raggiunge una seconda fase. Continua ad abbracciare muovendo le mani sulla schiena e porta al Breakthrough.
Lo stile Coaching che adottiamo:
da questo deriva: Lifebreakthrough Coach, la professione che abbiamo intrapreso, ovvero un Coaching che porta alla “rottura”. La parola significa rottura di uno stato d’animo in difficoltà, in cui l’individuo ( che viene abbracciato) penetra nel suo disagio, creandosi una rottura di quella barriera di difesa e si lascia finalmente andare e insieme al Coach procede in avanti nella sua vita, sentendosi amato, considerato nonché le sessioni di Coaching aiutano il cliente a tirare fuori il meglio da loro stessi!!!
Questa è la nostra Mission, aiutare le persone a procedere in avanti nella loro vita, facilitando un cambiamento che fa bene all’anima, quindi si ripercuote nella mente e nel cuore.
E abbiamo proprio bisogno di proporre una terapia degli abbracci?

CERTAMENTE!!!
Migliaia di persone al mondo muoiono per mancanza d’amore, l’amore non inteso solo come amore tra una relazione di coppia, ma l’amore espresso come considerazione nei confronti degli altri, che ritorna indietro.
L’ abbraccio  ne è lo strumento. L’abbraccio è un movimento, è un passo verso l’altro. Un passo in avanti. Un gesto che inevitabilmente crea una reazione.

COSA AVVIENE DURANTE L’ABBRACCIO?
A livello individuale, attraverso l’abbraccio avviene l’unione fisica ed energetica fra due persone. In un attimo cadono le maschere che quotidianamente si indossano per lasciare spazio ad uno scambio umano e immediato. A livello universale si crea una dimensione di assoluta fratellanza dell’intera umanità in cui non ci sono più distinzioni di alcun genere, né culturali, sociali, politici, poiché viene “rotto” per un attimo ogni confine e tutti diventano davvero uguali seppure unici.
COSA E’ NASCOSTO DIETRO UN ABBRACCIO?
Nell’abbraccio vive silenzioso il valore del perdono, un perdono che viene rivolto prima a se stessi e che consente di lasciarsi andare, di rivedere le proprie certezze, oltrepassare le proprie barriere mentali che  impediscono di entrare in contatto profondo con chi abbiamo di fronte. Quando accettiamo di rompere i nostri schemi e ci apriamo fiduciosi alla vita e all’umanità, ecco che si innesca in noi un processo di guarigione per la nostra anima, poiché entriamo nella dimensione dell’unità, liberandoci dalla gabbia mentale della separazione.
QUAL’E’ LA REAZIONE DI UNA PERSONA CHE NON VIVE UN MOMENTO FACILE NELLA SUA VITA?
Con un solo abbraccio, la persona che lo riceve non sarà più la stessa. Durante i momenti difficili della vita, abbracciare o essere abbracciati non è qualcosa che riesce facilmente. Il cuore spesso è indurito a causa di difficoltà accadute. Un Life Coach che abbraccia conduce l’altro verso un punto di “rottura”, li dove avviene la guarigione interiore. L’anima necessita dell’amore e l’abbraccio è uno dei suoi strumenti. Un abbraccio può riempire il vuoto interiore. Dopo aver abbracciato l’altro, si è trasmesso il nostro cuore. I due spiriti si avvicinano e si toccano. L’abbraccio è ciò che crea il breaktrough, ovvero il punto di rottura tra le emozioni che la persona sta trattenendo e le lacrime che escono dall’abbraccio ricevuto per aver raggiunto più velocemente questa “rottura”, ovvero essersi lasciata andare. Sarà un’esperienza indimenticabile …
La persona dopo un breve istante di trattenimento delle braccia, sente una trasmissione d’amore e si abbandona alla sensazione.
Gli effetti fisici  di chi ha ricevuto l’abbraccio: occhi lucidi, sorriso, distensione del viso, corpo ammorbidito, voce gentile.
Gli effetti interiori che prova la persona abbracciata: felicità, calore, considerazione, abbandono alla difficoltà che appare subito superabile, grazie all’abbraccio che ha una forma divina.
Un abbraccio fa riattivare: la respirazione, la circolazione, l’apprendimento, lo sviluppo affettivo, il comportamento sessuale, la possibilità di avere un funzionamento ormonale
corretto, il rafforzamento delle difese immunitarie, la resistenza allo stress, la formulazione del linguaggio, la maturazione delle connessioni neurologiche (per lo sviluppo motorio e intellettuale) ed endocrine. Oltre a tutto questo, importantissime sono le implicazioni psicologiche perché attraverso il contatto noi sentiamo che le persone ci accettano e ci amano, quindi noi ci viviamo come persone accettabili e desiderabili dagli altri, e la nostra autostima aumenta.
Considerazioni:  prestare il nostro corpo a Dio per abbracciare quella persona è la motivazione di base che Dio stesso mette nel cuore “dell’abbracciante”. Senza due braccia fisiche, Dio non potrebbe mostrare il Suo amore, visto che Lui è spirito. Come farebbe Dio ad amare quella persona senza che noi non gli facciamo da strumento? …abbracciare quella determinata persona non è un caso. Lui lo aveva già pianificato!!!
PERCHE’ ABBRACCIARE  E’ IMPORTANTE?
L’apertura del Cuore di una persona, cioè la sua capacità di dare e ricevere amore non dipende dalla sua cultura, dal suo livello sociale, dall’etnia, dalla sua appartenenza politica o religiosa, ma va al di la anche dal fatto che abbiano frequentato o meno corsi o seminari per sviluppare la propria crescita personale, o che sia riuscito a sviluppare una propria coscienza ecologista, quanto sia grande il suo Cuore va al di là di tutto questo, anzi dico di più: i cuori più grandi, tra quelli che abbiamo abbracciato, li abbiamo sentiti proprio nelle persone più semplici..
ALCUNE NOZIONI PSICOLOGICHE SULL’ABBRACCIO.
Il ragionamento è la via della mente, l’abbraccio è la via del cuore. La mente è la causa di conflitti perché la mente ha mille occhi, il cuore ne ha uno solo (ama e basta!). L’abbraccio ne è uno dei suoi comportamenti!!
Ognuno di noi ha bisogno di sentire che l’altro lo accetta, che gli vuole bene. . A meno che non ci sia qualcuno che si prenda cura di noi,  senza amore si incomincia a morire. A meno che una persona non sente di avere significato per qualcuno, almeno per qualcuno, la sua vita intera diventa insignificante.
Così l’amore è la terapia più grande che esista. Il mondo ha bisogno di terapia perché nel mondo manca l’amore. In un mondo d’amore non ci sarebbe assolutamente bisogno di terapia..
L’abbraccio è un gesto di amore, di calore, di cura. La sensazione di calore che fluisce dall’altra persona scioglie molte  malattie, scioglie l’ego freddo come il ghiaccio. Ti fa sentire di nuovo un bambino. Gli psicologi sono ora ben consapevoli del fatto che a meno che un bambino venga abbracciato, gli mancherà del nutrimento. Come il corpo ha bisogno di cibo, così l’anima ha bisogno d’amore. Puoi soddisfare tutti i bisogni fisici del bambino, puoi dargli tutti i comfort fisici, ma se manca l’abbraccio il bambino non crescerà un essere integro. Da grande andrà a ricercare inconsciamente un semplice abbraccio.  Da qualche parte rimarrà profondamente triste, senza cura, rifiutato, ignorato. Un adulto che è stato accudito da piccino, ma non nutrito.   Il bambino conosce toccando, portando gli oggetti alla bocca, smontandoli, toccando il proprio corpo e quello delle persone amate, sentendo le emozioni che ne derivano impara ad amare.
Dunque, cos’è il contatto? Il contatto è essenzialmente la possibilità di toccare e di essere toccati, è un sostantivo che non esiste di per sé, ma deve tradursi immediatamente in un’azione, quella del toccare, che è insieme attiva, il toccare, ma anche passiva, perché nel momento in cui noi tocchiamo siamo toccati.
L’abbraccio e quindi il toccare l’altra persona con le braccia è un’azione che immediatamente coinvolge l’altro,  diventa un modo per creare relazioni, perché il contatto è anche questo: rapporto, relazione, coinvolgimento, contagio, e noi siamo continuamente contagiati, non solo dai virus. Vorrei riportare una parte del libro “La terapia dell’abbraccio di Keating, in cui parla dei requisiti per l’abbraccio terapeutico.
“I requisiti per essere un terapeuta dell’abbraccio e per esserne un possibile cliente sono gli stessi: semplicemente esistere.
L’abbraccio terapeutico è un processo curativo vicendevole, infatti abbracciatore ed abbracciato hanno ruoli intercambiabili. In qualità di terapeuta dell’abbraccio siete aperti al bambino che c’è in voi, che ha bisogno di amore, sicurezza, attenzione e calma e cercate di raggiungere le stesse necessità nell’altra  persona.
Un terapeuta dell’abbraccio non colpevolizza e non giudica. Sa che molti non hanno imparato a chiedere il sostegno emozionale di cui tutti abbiamo bisogno. Se fin dall’infanzia l’amore o il sostegno o il gioco sono stati scarsi, ci potremmo sentire feriti. Se le storture del divenire adulti ci hanno lasciato con una bassa stima di noi stessi, ci potremmo sentire non all’altezza di essere amati e quindi non all’altezza di essere abbracciati.
I terapeuti dell’abbraccio non sono in grado di risolvere tutti questi problemi, ma possono rispettare le fatiche altrui ed offrire comprensione, risate, parole gentili ed un’abbondanza di abbracci affettuosi.
La terapia dell’abbraccio non è solo per le persone ferite. Può rendere migliori i più “sani”,  più felici  e persino i più sicuri di sé stessi. Abbracciare è per tutti.
L’abbraccio è un grandissimo dono che fai e ricevi.
A volte ricevere un abbraccio è tutto ciò che ci serve, cioè quello di raggiungere una persona sconosciuta ed abbracciarla, illuminando e portando gioia alla vite di entrambi.
In questa epoca di separazioni sociali e di mancanza di contatti umani gli effetti degli abbracci gratuiti sono sensazionali ….
Dott.ssa Monica Chiarioni, paul salvatore ferrarotto, Dott.ssa Simona Chiarioni

Terapia degli abbracci

Terapia degli abbracci
Perchè la “Terapia degli abbracci?”
L’abbraccio è un movimento volontario che si fa per gli altri … e mentre si dona agli altri, i suoi effetti benefici tornano indietro …
L’abbraccio prevede l’allargamento delle braccia, un corpo che si protende in avanti, un sorriso che accende un “fuoco”, l’avvicinamento del corpo, il desiderio di conoscere e incontrare l’altra persona. L’abbraccio si modella con l’altro corpo e viene trattenuto per qualche istante stretto. Le braccia si mantengono strette, esse sono accoglienti e morbide e girando tutto intorno alla persona. L’abbraccio raggiunge una seconda fase. Continua ad abbracciare muovendo le mani sulla schiena e porta al Breakthrough.
Lo stile Coaching che adottiamo:
da questo deriva: Lifebreakthrough Coach, la professione che abbiamo intrapreso, ovvero un Coaching che porta alla “rottura”. La parola significa rottura di uno stato d’animo in difficoltà, in cui l’individuo ( che viene abbracciato) penetra nel suo disagio, creandosi una rottura di quella barriera di difesa e si lascia finalmente andare e insieme al Coach procede in avanti nella sua vita, sentendosi amato, considerato nonché le sessioni di Coaching aiutano il cliente a tirare fuori il meglio da loro stessi!!!
Questa è la nostra Mission, aiutare le persone a procedere in avanti nella loro vita, facilitando un cambiamento che fa bene all’anima, quindi si ripercuote nella mente e nel cuore.
E abbiamo proprio bisogno di proporre una terapia degli abbracci?

CERTAMENTE!!!
Migliaia di persone al mondo muoiono per mancanza d’amore, l’amore non inteso solo come amore tra una relazione di coppia, ma l’amore espresso come considerazione nei confronti degli altri, che ritorna indietro.
L’ abbraccio  ne è lo strumento. L’abbraccio è un movimento, è un passo verso l’altro. Un passo in avanti. Un gesto che inevitabilmente crea una reazione.

COSA AVVIENE DURANTE L’ABBRACCIO?
A livello individuale, attraverso l’abbraccio avviene l’unione fisica ed energetica fra due persone. In un attimo cadono le maschere che quotidianamente si indossano per lasciare spazio ad uno scambio umano e immediato. A livello universale si crea una dimensione di assoluta fratellanza dell’intera umanità in cui non ci sono più distinzioni di alcun genere, né culturali, sociali, politici, poiché viene “rotto” per un attimo ogni confine e tutti diventano davvero uguali seppure unici.
COSA E’ NASCOSTO DIETRO UN ABBRACCIO?
Nell’abbraccio vive silenzioso il valore del perdono, un perdono che viene rivolto prima a se stessi e che consente di lasciarsi andare, di rivedere le proprie certezze, oltrepassare le proprie barriere mentali che  impediscono di entrare in contatto profondo con chi abbiamo di fronte. Quando accettiamo di rompere i nostri schemi e ci apriamo fiduciosi alla vita e all’umanità, ecco che si innesca in noi un processo di guarigione per la nostra anima, poiché entriamo nella dimensione dell’unità, liberandoci dalla gabbia mentale della separazione.
QUAL’E’ LA REAZIONE DI UNA PERSONA CHE NON VIVE UN MOMENTO FACILE NELLA SUA VITA?
Con un solo abbraccio, la persona che lo riceve non sarà più la stessa. Durante i momenti difficili della vita, abbracciare o essere abbracciati non è qualcosa che riesce facilmente. Il cuore spesso è indurito a causa di difficoltà accadute. Un Life Coach che abbraccia conduce l’altro verso un punto di “rottura”, li dove avviene la guarigione interiore. L’anima necessita dell’amore e l’abbraccio è uno dei suoi strumenti. Un abbraccio può riempire il vuoto interiore. Dopo aver abbracciato l’altro, si è trasmesso il nostro cuore. I due spiriti si avvicinano e si toccano. L’abbraccio è ciò che crea il breaktrough, ovvero il punto di rottura tra le emozioni che la persona sta trattenendo e le lacrime che escono dall’abbraccio ricevuto per aver raggiunto più velocemente questa “rottura”, ovvero essersi lasciata andare. Sarà un’esperienza indimenticabile …
La persona dopo un breve istante di trattenimento delle braccia, sente una trasmissione d’amore e si abbandona alla sensazione.
Gli effetti fisici  di chi ha ricevuto l’abbraccio: occhi lucidi, sorriso, distensione del viso, corpo ammorbidito, voce gentile.
Gli effetti interiori che prova la persona abbracciata: felicità, calore, considerazione, abbandono alla difficoltà che appare subito superabile, grazie all’abbraccio che ha una forma divina.
Un abbraccio fa riattivare: la respirazione, la circolazione, l’apprendimento, lo sviluppo affettivo, il comportamento sessuale, la possibilità di avere un funzionamento ormonale
corretto, il rafforzamento delle difese immunitarie, la resistenza allo stress, la formulazione del linguaggio, la maturazione delle connessioni neurologiche (per lo sviluppo motorio e intellettuale) ed endocrine. Oltre a tutto questo, importantissime sono le implicazioni psicologiche perché attraverso il contatto noi sentiamo che le persone ci accettano e ci amano, quindi noi ci viviamo come persone accettabili e desiderabili dagli altri, e la nostra autostima aumenta.
Considerazioni:  prestare il nostro corpo a Dio per abbracciare quella persona è la motivazione di base che Dio stesso mette nel cuore “dell’abbracciante”. Senza due braccia fisiche, Dio non potrebbe mostrare il Suo amore, visto che Lui è spirito. Come farebbe Dio ad amare quella persona senza che noi non gli facciamo da strumento? …abbracciare quella determinata persona non è un caso. Lui lo aveva già pianificato!!!
PERCHE’ ABBRACCIARE  E’ IMPORTANTE?
L’apertura del Cuore di una persona, cioè la sua capacità di dare e ricevere amore non dipende dalla sua cultura, dal suo livello sociale, dall’etnia, dalla sua appartenenza politica o religiosa, ma va al di la anche dal fatto che abbiano frequentato o meno corsi o seminari per sviluppare la propria crescita personale, o che sia riuscito a sviluppare una propria coscienza ecologista, quanto sia grande il suo Cuore va al di là di tutto questo, anzi dico di più: i cuori più grandi, tra quelli che abbiamo abbracciato, li abbiamo sentiti proprio nelle persone più semplici..
ALCUNE NOZIONI PSICOLOGICHE SULL’ABBRACCIO.
Il ragionamento è la via della mente, l’abbraccio è la via del cuore. La mente è la causa di conflitti perché la mente ha mille occhi, il cuore ne ha uno solo (ama e basta!). L’abbraccio ne è uno dei suoi comportamenti!!
Ognuno di noi ha bisogno di sentire che l’altro lo accetta, che gli vuole bene. . A meno che non ci sia qualcuno che si prenda cura di noi,  senza amore si incomincia a morire. A meno che una persona non sente di avere significato per qualcuno, almeno per qualcuno, la sua vita intera diventa insignificante.
Così l’amore è la terapia più grande che esista. Il mondo ha bisogno di terapia perché nel mondo manca l’amore. In un mondo d’amore non ci sarebbe assolutamente bisogno di terapia..
L’abbraccio è un gesto di amore, di calore, di cura. La sensazione di calore che fluisce dall’altra persona scioglie molte  malattie, scioglie l’ego freddo come il ghiaccio. Ti fa sentire di nuovo un bambino. Gli psicologi sono ora ben consapevoli del fatto che a meno che un bambino venga abbracciato, gli mancherà del nutrimento. Come il corpo ha bisogno di cibo, così l’anima ha bisogno d’amore. Puoi soddisfare tutti i bisogni fisici del bambino, puoi dargli tutti i comfort fisici, ma se manca l’abbraccio il bambino non crescerà un essere integro. Da grande andrà a ricercare inconsciamente un semplice abbraccio.  Da qualche parte rimarrà profondamente triste, senza cura, rifiutato, ignorato. Un adulto che è stato accudito da piccino, ma non nutrito.   Il bambino conosce toccando, portando gli oggetti alla bocca, smontandoli, toccando il proprio corpo e quello delle persone amate, sentendo le emozioni che ne derivano impara ad amare.
Dunque, cos’è il contatto? Il contatto è essenzialmente la possibilità di toccare e di essere toccati, è un sostantivo che non esiste di per sé, ma deve tradursi immediatamente in un’azione, quella del toccare, che è insieme attiva, il toccare, ma anche passiva, perché nel momento in cui noi tocchiamo siamo toccati.
L’abbraccio e quindi il toccare l’altra persona con le braccia è un’azione che immediatamente coinvolge l’altro,  diventa un modo per creare relazioni, perché il contatto è anche questo: rapporto, relazione, coinvolgimento, contagio, e noi siamo continuamente contagiati, non solo dai virus. Vorrei riportare una parte del libro “La terapia dell’abbraccio di Keating, in cui parla dei requisiti per l’abbraccio terapeutico.
“I requisiti per essere un terapeuta dell’abbraccio e per esserne un possibile cliente sono gli stessi: semplicemente esistere.
L’abbraccio terapeutico è un processo curativo vicendevole, infatti abbracciatore ed abbracciato hanno ruoli intercambiabili. In qualità di terapeuta dell’abbraccio siete aperti al bambino che c’è in voi, che ha bisogno di amore, sicurezza, attenzione e calma e cercate di raggiungere le stesse necessità nell’altra  persona.
Un terapeuta dell’abbraccio non colpevolizza e non giudica. Sa che molti non hanno imparato a chiedere il sostegno emozionale di cui tutti abbiamo bisogno. Se fin dall’infanzia l’amore o il sostegno o il gioco sono stati scarsi, ci potremmo sentire feriti. Se le storture del divenire adulti ci hanno lasciato con una bassa stima di noi stessi, ci potremmo sentire non all’altezza di essere amati e quindi non all’altezza di essere abbracciati.
I terapeuti dell’abbraccio non sono in grado di risolvere tutti questi problemi, ma possono rispettare le fatiche altrui ed offrire comprensione, risate, parole gentili ed un’abbondanza di abbracci affettuosi.
La terapia dell’abbraccio non è solo per le persone ferite. Può rendere migliori i più “sani”,  più felici  e persino i più sicuri di sé stessi. Abbracciare è per tutti.
L’abbraccio è un grandissimo dono che fai e ricevi.
A volte ricevere un abbraccio è tutto ciò che ci serve, cioè quello di raggiungere una persona sconosciuta ed abbracciarla, illuminando e portando gioia alla vite di entrambi.
In questa epoca di separazioni sociali e di mancanza di contatti umani gli effetti degli abbracci gratuiti sono sensazionali ….
Dott.ssa Monica Chiarioni, paul salvatore ferrarotto, Dott.ssa Simona Chiarioni
LIFE BREAKTHROUGH  Coach
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sabato 10 agosto 2013

IP Camera con Router Netgear DGN3500

Configurazione IP Camera con Router Netgear DGN3500

Configurazione del Router

Ormai si sente parlare sempre più spesso di videosorveglianza, ip camera, dvr, telecamere con visione notturna ecc., ma non è del tutto chiara la netta distinzione tra i vari dispositivi a disposizione del pubblico, anche di quello casalingo. Lo scopo di questa guida è di dare una panoramica generale per la configurazione base di una Ip camera.
Come prima cosa si deve configurare il proprio router affinchè si possa installare la IP Camera. Solitamente il router assegna automaticamente gli indirizzi IP alle periferiche che si connettono alla LAN. Quindi si deve "trovare" l'indirizzo IP che il router assegna alla IP Camera.
Sulla propria rete locale il router avrà un suo indirizzo IP, che solitamente è 192.168.0.1 oppure 192.168.1.1 (dipende dal tipo di router che possedete). Per individuare l'indirizzo della IP Camera bisogna entrare nel pannello di controllo del proprio router e controllare gli indirizzi ip nell'elenco delle periferiche, che solitamente si trova nella sezione "Dispositivi Collegati":
Dispositivi Collegati
C'è da precisare che nelle IP camere più moderne esiste un tool nel cd in allegato, che una volta installato ricerca in automatico la IP camera, senza dover di fatto seguire il passaggio precedente.
In questo caso il nostro router ha assegnato alla IP Camera l'indirizzo 192.168.1.203
Ora bisogna impostare la porta di ascolto (TCP/UDP) che assegneremo alla nostra IP Camera. Quindi bisogna andare, dal menù laterale, sul link "Servizi" e cliccando sul pulsante "Aggiungi Servizio Personalizzato" aggiungere la voce "ipcamera" (nome a scelta) con TCP/UPD sulla porta 84 (a scelta si possono inserire anche altre porte, in caso di utilizzo di più ip camere):
Porta Tcp/Udp
Una volta configurata la porta di ascolto, bisogna configurare il FIREWALL del router, per permettere alle richieste di essere reindirizzate alla IP Camera. Andare nel menù laterale, sul link "Regole del Firewall":
Regole del Firewall
Fate particolare attenzione a questa fase, perchè potreste, con una configurazione errata, o bloccare tutte le connessioni in ingresso e in uscita o spegnere la protezione del firewall.
Adesso non dovete fare altro che configurare nei "Servizi in Uscita" e nei "Servizi in Ingresso" la nostra IP Camera. Vi ricordo che è necessario specificare l'indirizzo IP della camera solo nei "Servizi in Ingresso" (nel nostro caso l'ip è 192.168.1.203).

Ricordo che le impostazioni della porta in ascolto, del firewall e degli altri servizi, possono differire da quelli presenti in questa guida. Tutto dipende dal tipo di router che utilizzate. Potete consultare il manuale del vostro router per individuare ogni sezione da modificare

Configurazione della IP Camera

Ora che il roouter è configurato, bisogna impostare i parametri nella nostra IP Camera. Per entrare nel pannello di controllo della IP Camera, bisogna aprire il browser e digitare l'indirizzo IP e la porta della camera (nel nostro caso: 192.168.1.203:84):
Pannello Controllo IP Camera
Alla richiesta di nome utente e password, digitare quelli corrispondenti alla IP Camera che si sta utilizzando (di solito si inserisce ADMIN senza password). Consultate il manuale della vostra ip camera se non dovesse funzionare.
Una volta dentro al pannello di controllo, cliccare sul tab "Network" e successivamente "Basic Network Setting". Dalla finestra che appare deselezionare la casella "Obtain IP from DHCP Server":
Assegnazione Indirizzo IP
Una volta deselezionata la casella, apparirà il menù relativo alle impostazioni di rete della IP Camera, che dobbiamo configurare secondo i parametri già impostati sul router precedentemente. Quindi inserire i vari dati per configurare la IP Camera:
Indirizzo IP Telecamera
Inseriti tutti i dati di configurazione, cliccare sul pulsante "Submit" e riavviare la IP Camera per applicare le impostazioni. Adesso, sia l'IP Camera che il router sono configurati per la visione sia da LAN interna che da rete esterna.

INDIRIZZO IP STATICO O DINAMICO?

Gli Internet Provider di solito assegnano indirizzi ip dinamici alle Adsl residenziali, e indirizzi ip statici alle utenze professionali.
Nel caso di indirizzo ip statico, basta semplicemente appuntarsi il proprio ip, e abbinare la porta di ascolto della IP Camera precedentemente assegnata. Aprire il browser da qualsiasi pc esterni all LAN e digitare l'indirizzo ip seguito dalla porta, nella forma che segue:

http://100.100.100.100:84

Gli indirizzi ip cambiano in base al tipo di contratto adsl stipulato, se non si conosce il proprio indirizzo, basta collegarsi a questo link e il numero che spunta è l'indirizzo che vi è stato assegnato.
Nel caso di adsl residenziali, e quindi di indirizzi ip dinamici, le cose si complicano un pochino, ma non troppo. A parte sistemi più o meno complicati per ovviare al problema (che spiegherò in un altro momento), la soluzione più semplice è registrarsi gratuitamente a servizi che convertono gli indirizzi ip in statici, assegnadovi un numero univoco da poter consultare. A questo link è presente un servizio gratuito per la gestione dei propri indirizzi.

Conclusioni e Disclaimer

Tutta la procedura scritta in questa guida è da considerarsi a puro scopo esplicativo generico, ed è frutto di esperienze personali. Le impostazioni, le figure e le posizioni delle varie sezioni, sono diverse per ogni router e ip camera. Consultate i manuali dei vostri rispettivi apparati per individuarne i parametri da configurare. Non mi prendo responsabilità circa i danni che possono conseguire da un uso impropio di questa guida. Per qualsiasi dubbio o richiesta potete contattarmi tramite il link contatti in alto specificando nella categoria "Supporto Tecnico". Condividete! Condividete! Condividete!

martedì 6 agosto 2013

MANIFESTO FLIPPED CLASSROOM

"L'AULA CAPOVOLTA" è un termine che ha recentemente messo radici nella formazione. Molte informazioni e disinformazione attualmente circonda la conversazione. Noi, come difensori apertamente per il "Flipped Classroom" concetto, crediamo la seguente: che cosa significa "Flip" implica? "Flip" è un verbo. Stiamo attivamente il trasferimento della responsabilità e la titolarità di imparare dal maestro agli studenti in una classe Capovolto. Quando gli studenti hanno il controllo su come imparano i contenuti, il ritmo del loro apprendimento, e di come il loro apprendimento viene valutata, l'apprendimento appartiene a loro. Gli insegnanti diventano guide alla comprensione piuttosto che dispensatori di fatti, e gli studenti diventano studenti attivi, piuttosto che ricettacoli di informazioni. secondo luogo, stiamo lanciando il processo didattico e di utilizzare la tecnologia per "time-shift" istruzione diretta, se del caso. Istruzione diretta (o lezione) è ancora uno strumento prezioso per gli insegnanti in alcuni casi. Piuttosto che fare affidamento sulla lezione, abbiamo semplicemente utilizzare il processo se necessario per contribuire a raggiungere un obiettivo di apprendimento. Ad esempio, supponiamo che si sta insegnando una lezione dove gli studenti ad un certo punto avranno bisogno di usare la tecnologia per utilizzare una regressione lineare sui loro dati. Idealmente hanno raccolto i dati in un ambiente "reale", utilizzando metodi di apprendimento collaborativi basati sull'indagine. In qualche caso essi possono avere bisogno eseguire una regressione lineare sui dati. Non sarebbe il caso di dire: "Basta esplorare la TI-84 e scoprire come fare una regressione lineare." Molto probabilmente, gli studenti diventeranno frustrati e rinunciare al progetto. In questo caso, dovranno istruzione diretta su come fare una regressione lineare. In altri casi, ci può essere bisogno di qualche istruzione correttiva sulla procedura in questione. Si potrebbe prendere tempo prezioso e di classe hanno tutti ottenere la calcolatrice e seguire passo-passo, con alcuni studenti annoiati e venire, e alcuni studenti che stanno dietro. È necessariosmettere di classe e ottenere gli studenti coinvolti, se hanno perso un passo. Poi un giorno, una settimana, o un mese dopo, sarà necessario passare attraverso la procedura di nuovo per ricordare i bambini del processo. Oppure si potrebbe creare un semplice video di cinque minuti che mostra i passaggi per immettere dati ed eseguire una regressione lineare. Questo è un tutorial permanente archiviata. Gli studenti avanzati non avere mai bisogno di guardare di nuovo il video. Tutti gli studenti possono ri-guardare il video, se necessario. Ora, non vi è più tempo di classe per la raccolta dati, la collaborazione e l'applicazione. What Do Classi sembra? nelle aule più Capovolto, vi è un trasferimento attivo e intenzionale di alcune delle informazioni di consegna al di fuori della classe, con l'obiettivo di liberare il tempo di fare un uso migliore delle interazioni faccia a faccia a scuola. Se del caso, il trasferimento di informazioni in genere dura vantaggio di tecnologie come podcasting o screencasting. Questo permette di avere più tempo per individuare istruzione nel tempo di classe e tiene in vita per la bonifica, la revisione, o altro tenore di riferimento in caso di necessità. Gli studenti hanno accesso immediato e veloce a qualsiasi argomento quando ne hanno bisogno, lasciando l'insegnante con più opportunità per espandere il più elevate capacità di pensiero di ordine e di arricchimento. Scaricando qualche trasferimento di informazioni consente una classe di sviluppare che comprende la necessità di accessibilità insegnante a sovrapporsi con il carico cognitivo. Cioè, quando gli studenti stanno assimilando informazioni, la creazione di nuove idee, ecc (estremità superiore della tassonomia di Bloom), l'insegnante è presente per aiutare patibolo attraverso quel processo. Ciò può sembrare molto diverso da una classe all'altra e riconosciamo senza due Flipped Aule esattamente lo stesso aspetto, proprio come non esistono due classi tradizionali si assomigliano. L'aula Capovolto è una pedagogia-primo approccio che si sforza di soddisfare le esigenze degli studenti nelle nostre singole scuole e comunità. E 'molto più di una ideologia che si tratta di una metodologia specifica ... non esiste un insieme prescritto di regole da seguire o modello per adattarsi. Come funziona una Flipped aula Fit in istruzione? L'aula Capovolto è una parte di una indagine più grande o di istruzioni ciclo, non è una panacea o stand-alone bacchetta magica per istruzioni. Si sovrappone con altri strumenti didattici quali: Istruzione Riverso, Inquiry Learning, Universal Design per l'apprendimento, blended learning, e di istruzioni online attraverso l'uso del podcasting o screencasting, risorse Web 2.0, e le attività di indagine. Screencast come strumenti didattici possono essere utilizzati in molti modi diversi: pre-insegnamento, istruzione caricamento frontale, il risanamento, ampliamento, fornendo agli studenti un feedback, studente creati contenuti, ecc praticanti dei vari modelli in classe capovolto sono costantemente tweaking, cambiando, respingendo , aggiungendo, e in generale cercando di migliorare il modello attraverso l'esperienza diretta di come sia efficace per i bambini. Non è "registrare la tua lezione di una volta" e il gioco è fatto, è parte di un modello didattico che comprende istruzione diretta, ricerca, pratica, formativa e valutazione sommativa e molto di più.E 'anche permesso ai docenti di esaminare e sviluppare la qualità e coinvolgente opportunità e le opzioni di apprendimento per l'internalizzazione, la creazione e l'applicazione di contenuti, piuttosto che solo lanugine o tempo incarichi di riempimento. Considerazioni finali L'aula Flipped è un cambiamento intenzionale del contenuto che a sua volta aiuta a muoversi studentidi nuovo al centro di apprendimento piuttosto che i prodotti di scuola. Siamo impegnati a creare curriculum dinamico e coinvolgente attraverso la collaborazione e la costante revisione. Siamo consapevoli che l'aula Flipped non è una "pallottola d'argento" per i problemi educativi, né ci pretendiamo che sia. Tuttavia, noi non riconoscere che essa può avere un profondo impatto su questioni come la motivazione degli studenti, la realizzazione, e l'impegno. Lo scopo di questo articolo non è quello di convincere voi o ad altri di passare a una classe Capovolto perché solo tu, l'insegnante, può fare tale decisione basata sulla cultura della tua scuola e le esigenze dei discenti. Noi, gli autori, la speranza di avere una comprensione più equilibrata e ciascuno degli autori desiderano accogliere ulteriori discussioni o domande. Autori Brian E. Bennett, Insegnante, Evansville, Indiana Dan Spencer, Educational Technology Coordinator, Jackson, Michigan Jon Bergmann , Piombo Facilitatore Tecnologia, Kenilworth, Ill Troy Cockrum, Insegnante, Indianapolis, Ind. Ramsey Musallam, Insegnante, San Francisco, in CaliforniaAaron Sams, Insegnante, Woodland Park, Colorado Karl Fisch, Insegnante, Centennial, Colorado, Stati Uniti d'America Jerry Overmyer, Outreach Coordinator / Istruttore Math, Greeley, Colorado Il Capovolto Class Network PUBBLICATO 2011/12/01 GIORNALIERI RIFFRelated posts Il Riff giornaliera: Come l'aula Capovolto è trasformazione radicale di apprendimento da Jon Bergmann, Aaron Sams La Flipped Classe: Spargimento luce sulla confusione, critica e hype di Aaron Sams Sei pronto a Flip? da Dan Spencer, Deb Lupo, e Aaron Sams "La classe Capovolto: Miti vs realtà" da Jon Bergmann, Jerry Overmyer e Brett Wilie "Il Capovolto Classe : Che cosa fa un buon One Look Like "? da Brian Bennett, Jason Kern aprile Gudenrath e Filippo McIntosh Private School Math Teacher Flips Imparare da Stacey Roshan La Classe Capovolto: Show Me i dati! da Stacey Roshan insegnanti "Fare il Flip" per aiutare gli studenti a diventare un discente