È stato scritto che il mal di schiena sarebbe il “male del secolo”.
Sembrerebbe proprio che l’insonnia possa venire classificata
ex-aequo, considerata l’altissima percentuale di uomini
che soffrono di disturbi del sonno e le quantità ingenti di
tranquillanti, neurolettici ed ipnotici tesi al loro trattamento
(che tra l’altro continuano ad aumentare).
Ci sembra utile, prima di proporre alcuni schemi omeo-fitoorganoterapici
(molte v. efficaci e comunque sempre privi di
tossicità), cominciare dal punto in cui normalmente terminano
i formulari: intendiamo dire che l’insonnia verrà qui presa
in esame per i diversi periodi della vita umana, e che i capitoli
seguenti forniranno una serie di consigli pratici tali che ciascuno
possa tentare un approccio personale alla “sua” insonnia.
A. PRINCIPI GENERALI.
I. Insonnia del neonato e del bambino.
1. La prevenzione dell’insonnia del neonato e del bambino è
prima di ogni di ogni cosa di competenza dei genitori ed in
particolare della madre, visti il rapporto “privilegiato” che
quest’ultima intrattiene con il proprio figlio; eventuali squilibri
all’interno di tale rapporto possono essere seri, e non
solamente per quanto riguarda il sonno (v. Madre-Bambino).
L’attenta osservazione dei ritmi biologici di questo giovanissimo
individuo è tra le cose di maggiore importanza, specie
in ciò che concerce i pasti ed il sonno (tali ritmi verranno
indicati dal pediatra).
Non serve cullare il bambino per farlo addormentare, né far
uso di una culla.
Evitare di somministrare al bambino dei biberon d’acqua o
latte zuccherati per stimolare il sonno,: se tale abitudine viene
mantenuta fino al periodo della dentizione, i denti superiori
rischiano di essere vittima della carie, (dato che la lingua
protegge quelli inferiori).
Durante la notte, spesso i bambini si svegliano (e la cosa si
fa sempre più frequente con l’età), agitano braccia e gambe e
sollevano la testa: se nessuno li tocca, il più delle v. si riaddormentano
da soli. Se invece la madre, sentendolo muovere,
va a controllare il bambino e lo tocca, rischia soltanto di
ostacolargli il sonno; se questo si ripete più v. nel corso della
notte, al bambino riuscirà difficile acquisire delle corrette abitudini
in materia di sonno.
Nella maggioranza dei casi, è preferibile non prendere in braccio
il bambino che piange (tranne che, logicamente, non vi
sia un reale malessere).
Certo, lasciare piangere il proprio figlio per nottate intere
(dopo l’ultimo bagnetto) non è divertente per i genitori: ma
bisogna perseverare, ed in futuro le notti trascorreranno piacevoli
tanto per loro che per il bambino. Un pediatra dotato
di senso dell’umorismo consiglia ai genitori di “montare la
guardia” a notti alterne, mentre l’altro cerca di dormire con i
tappi nelle orecchie.
Per quanto riguarda le cure personali, non far uso di lozioni
alcooliche (l’alcool viene assorbito attraverso la cute del bambino:
da qui un nervosismo che impedisce il sonno, oltre ai
rischi di etilismo). Infine, se si tratta di un bambino allattato
dalla madre, bisogna che quest’ultima non beva né caffè, né
thè.
2. Il rituale dell’addormentamento.
Vi sono delle abitudini che, assunte sin dai primi giorni di
vita, si manterranno per sempre, mentre ve ne sono delle
altre che vanno formandosi con il trascorrere del tempo.
Così, ad esempio, in sostituzione del seno materno (o del
succhiotto) sarà la suzione del pollice, oppure del lenzuolo, a
favorire il sonno. Un giocattolo familiare (come un orsetto di
peluche) può giocare un ruolo interessante, di incitazione e
protezione al contempo. Se invece il bambino sembra aver
paura dell’oscurità completa, un lumino elettrico sistemato
vicino alla culla o al lettino lo rassicurerà.
Quando il bambino è più grande ed è già in grado di camminare,
sarà forse bene farlo dormire su di un letto molto basso
che gli permetterà di cadere senza farsi male, come pure di
alzarsi e giocare tranquillamente a terra con i suoi giocattoli
preferiti, senza disturbare nessuno.
Non bisogna spruzzare insetticidi prima di mettere a letto un
bambino: tale operazione va effettuata un po’ di tempo prima,
e deve essere seguita dall’aerazione della camera.
INSONNIA
Far arieggiare sempre le stanze, anche durante l’inverno, di
modo che non vi sia troppo caldo. Il padre non dovrà fumare
mentre assiste il suo bambino che va al letto. Quando si
mette a dormire il bambino, abbassare il volume di radio e
televisione: se questi sono in funzione in una stanza attigua
a quella del bambino, si farà uso di cuffie.
C’è chi afferma che i bambini
coricati in posizione supina possono soffocare in caso di
rigurgito; chi invece sostiene che quelli distesi bocconi possono
presentare rischi di cifosi, deformazioni a carico delle
gambe e dei piedi o addirittura della mandibola e della testa,
in quanto le ossa del bambino non sono ancora formate a
sufficienza.
Entrambe le posizioni possono venire adottate; sempre che
il pediatra non abbia nulla in contrario a causa del tono generale
del bambino, sembra che non si debbano esagerare i
rischi dell’una e dell’altra posizione, e che sia raccomandabile
un’alternanza tra le due, dopo un’attenta osservazione.
II. Insonnia nell’età compresa tra la prima infanzia e l’adolescenza.
1. Al rapporto privilegiato con la madre deve far naturalmente
seguito, in questo stadio, un insieme di buone relazioni
con entrambi i genitori; il padre in particolar modo, interviene
inizialmente in misura maggiore nella vita in un bambino
di questa età.
Si pensi anche ai rapporti intrecciati dal futuro scolaro con le
strutture dell’insegnamento (nido, scuola materna, scuola
elementare): a questa tappa dell’inserimento nella vita sociale,
genitori, educatori, medici scolastici ecc. devono rendere
pronto il bambino, cominciando dalla prima infanzia e sino
all’adolescenza (periodo, quest’ultimo, di transizione, inquitudini
e speranze). A tal fine, bisogna rispettare i suoi ritmi
biologici e orientare con consapevolezza la sua attività intellettuale,
incrementando gradualmente l’esercizio fisico e sportivo.
È durante questo periodo che un bambino rischia di soffrire
dei dissapori che possono esistere tra i genitori, o di gelosia
nei confronti di un fratellino (che accentra l’interesse dei
genitori, ecc); elementi questi in grado di indurre non soltanto
l’insonnia, ma addirittura alcune cosiddette malattie psicosomatiche,
come l’incontinenza urinaria (enuresi), l’anoressia
mentale nelle bambine, o più semplicemente la suzione
del pollice in età avanzata (se necessario, v. le rubriche in
questione). Il bambino molto piccolo si succhierà più o meno
spesso il pollice per addormentarsi, ma sarebbe bene che i
genitori non gli diano lecca-lecca o caramelle per invogliarlo
al sonno, in quanto la saliva impregnata di zucchero starà
per tutta la notte a contatto con i denti.
Attenzione ai programmi televisivi: secondo alcuni sondaggi,
il 70-80% dei bambini trascorre una notte agitata dopo
aver visto un film emozionante, proprio come se avessero
bevuto due tazze di caffè forte.
2. Il rituale dell’addormentamento.
Inizialmente sarà lo stesso di quello del bambino piccolo,
con qualche modifica.
Poi, una volta che il bambino è cresciuto, si è evoluto e non
viene più trattato al pari di un bimbo piccolissimo, il rituale
andrà sempre più rassomigliando sotto molti aspetti a quello
dei genitori. (v. II, Condotta da tenere).
III. Insonnia dell’adulto.
1. A partire dal termine dell’adolescenza, i contatti sociali
cominciano a svilupparsi (apprendimento, primo impiego o
continuazione degli studi, ecc.); poi arriverà la vita sentimentale
e coniugale (spesso deludente); il primo figlio, le
preoccupazioni familiari o di carriera che possono trovarsi
alla base dell’insonnia. La manifestazione di determinate
malattie, che possono poi diventare croniche con il progressivo
aggravamento, hano la loro parte in causa.
In certi casi può essere presente un’alterazione dei ritmi biologici:
è il caso di quanti svolgono un lavoro di turnista (il
turno “tre-otto”), o di pilota nelle grandi linee aeree, ad esempio,
o ancora dei viaggi degli uomini d’affari, e così via.
Un attimo ancora per ricordare l’effetto delle cattive abitudini
alimentari e dell’igiene complessiva della vita, di cui parleremo
al II.
2. Il rituale dell’addormentamento, v. II.
IV. Insonnia dell’anziano.
A partire dall’età del pensionamento e fino alla “terza età” ed
oltre, il sonno è andato gradualmente diventando di minore
durata di prima: si può dire che dalla sessantina in avanti,
una persona su due si lamenta del proprio sonno notturno,
non tenendo spesso conto tuttavia della quantità totale di
sonno, che comprende la siesta post-prandiale e qualche
volta dei brevi riposini nel corso della giornata.
Questa è l’età in cui la richiesta di farmaci al medico si verifica
con maggior insistenza, ed anche in cui l’autoterapia diviene
più intensiva (e talvolta pericolosa, in quanto solo di
rado se ne fa menzione al medico).
L’assunzione di rimedi allopatici induttori del sonno deve
essere più moderata del solito e dosata con maggior attenzione,
poiché gli emuntori adesso funzionano peggio di prima.
È questo il periodo in cui le affezioni reumatiche, cardiovascolari
ecc. si sono instaurate (o si sono cronicizzate); esse
potranno disturbare il sonno, tanto per l’inquietudine che
suscitano che per i dolori che provocano.
Per il resto, si veda il capitolo seguente.
II. CONDOTTA DA TENERSI.
1. Regime alimentare.
La sera mangiare leggero: ridurre i cibi grassi, le salse, i farinacei
che appesantiscono la digestione.
Integrare al pasto della sera, tenendo conto delle intolleranze
individuali, uno degli alimenti qui elencati (che esercitano
un’azione sedativa):
albicocche, aglio, cavolo, cipolle, lattuga,
mela, miele (se possibile di biancospino),
pesche, scalogni.
Preferire gli alimenti ricchi di vitamine A, B1, D, G, B6; abolire
le sostanze eccitanti: thè, caffè, tabacco (oppure far uso di
caffè decaffeinato).
Se si gradisce, prendere dopo cena un leggero infuso di foglie
d’arancio o di tiglio, oppure una tazza di latte caldo. In
ogni caso, bere poco durante la cena (specie se questa ha
inizio con una minestra), in quanto c’è il rischio di doversi
alzare una o più v..
2. Farmaci anti-sonno.
Attenzione all’uso continuo di estratti tiroidei, derivati cortisonici
e anoressizzanti (i “togli-fame” delle diete dimagranti).
A causa dell’autoterapia, bisogna ancor di più fare attenzione
all’assunzione in forti dosi di vitamina C (per il tono generale,
la stanchezza, la prevenzione anti-influenzale ecc.).
3. La stanza da letto.
In questa stanza dovrebbe arrivare la minor quantità possibile
di rumori esterni (radio del vicino, discussioni animate
nell’appartamento, quartiere rumoroso anche durante la notte,
ecc.)... il che non è facile: se necessario, bisognerà insonorizzare
la camera.
L’ideale sarebbe di potere riposare in una stanza ben arieggiata,
con le finestre aperte, ad una temperatura non superiore
ai 18°. Controllo, in caso di necessità, del letto e dei relativi
effetti: letto né troppo morbido né troppo duro, coperte leggere
in fibra naturale, guanciale piuttosto basso, che non
sollevi eccessivamente la testa (e che possa contenere dei
coni di luppolo).
Orientare il letto, se possibile, in modo che la testa di chi
dorme venga a trovarsi tra il nord-est ed in nord-ovest.
4. Preparazione al sonno.
Anche se il pasto della sera deve essere leggero, non è comunque
bene coricarsi subito dopo aver mangiato, in fase di
digestione.
La preparazione al sonno può assumere diverse forme, a seconda
del temperamento e dei gusti di ciascuno.
• Se è possibile (per il luogo, la stagione, la disponibilità)
camminare almeno per un quarto d’ora-mezzora all’aperto.
• O sostituire la passeggiata con qualche esercizio fisico leggero
ed esercizi di respirazione (ginnastiche “dolci”, semplici
tecniche yoga, ecc.).
• A meno che non faciliti il sonno, sarebbe meglio ridurre la
permanenza davanti al televisore ed evitare al massimo i film
di violenza ed i servizi giornalistici d’attualità (che deprimono).
•
Musica (classica, romantica ); evitare la nusica contemporanea, o almeno la maggior parte,
la “dance” rumorosa, ecc.
Lo stesso dicasi per un po’ di lettura, evitando se possibile
le opere disperate o angoscianti.
• Nei soggetti molto nervosi, tentare l’azione sedativa del
lenzuolo bagnato: al momento di coricarsi, avvolgersi in un
lenzuolo bagnato d’acqua tiepida e poi in una coperta di
lana; togliere il tutto dopo 1/2 ora, asciugarsi rapidamente e
mettersi a letto (in questo caso, il “rituale d’addormentamento”,
di cui sopra, sarà stato preparato in precedenza).
• Più semplicemente, un bagno ai fiori di fieno, o in mancanza:
abluzioni calmanti; bagno di Tiglio in acqua tiepida (3638°),
doccia fresca (35°); o ancora semicupi freddi di 2-3
minuti, o
pediluvi freddi piuttosto brevi.
•
evitare qualsiasi lavoro mentale dopo le Se non è urgente,
19- 20.
• Molti raccomandano di andare a letto sempre alla stessa
ora, ma riteniamo che questo consiglio va adattato all’osservazione
dei ritmi biologici di ogni singola persona. Non bisogna
andare a letto perché sono le 22,30 o le 23: bisognerebbe
andarci appena si ha sonno, e non più tardi. Infatti, se si
trascurano gli sbadigli premonitori e la pesantezza degli occhi
che incominciano a chiudersi, bisognerà poi aspettare da
1 a 2 ore per ritrovare un nuovo ritmo che inciti al sonno.
• Per concludere, diciamo – pur senza aver esaurito l’argomento
– che la sera non è il momento più propizio a discussioni
e dispute familiari, decisamente poco favorevoli al sonno.
È certo possibile una riconciliazione coniugale a letto, ma
vi è il rischio di un ritardo nell’addormentamento.
5. Rituale dell’addormentamento.
Più o meno ereditato dalle abitudini familiari, il rituale varia
da persona a persona e di casa in casa. Vi sono alcuni gesti
divenuti ormai semi-automatici, che precedono il sonno. Vediamone
alcuni:
• Può trattarsi della tisana “calmante, sedativa” o di un bicchiere
di latte caldo; evitare la caramella serotina, a causa
della sua azione sui denti.
• Per alcuni, dell’ultima sigaretta (da non fumarsi nella stanza
da letto, però).
• Controllo della chiusura di porte e finestre dopo aver fatto
arieggiare la stanza (l’ideale sarebbe lasciarla aperta... ma ci
sono la luce, i rumori, ecc.); controllo della chiusura del gas.
• Spegnimento delle stufe a gas o carbone; abbassare i radiatori
del riscaldamento centralizzato e controllare che gli umidificatori
siano sufficientemente pieni d’acqua.
• Veloce pulizia personale (se non si è fatto né il bagno, né
l’abluzione) e dei denti.
• Preparare il letto, evitando di sovrapporre guanciale e capezzale:
scegliere l’uno o l’altro. È il momento propizio per
sistemare un drappo di lana violetta sotto l’accessorio che si
è scelto.
Per ciò che riguarda l’abbigliamento notturno, evitare i tessuti
sintetici ed orientarsi verso il cotone o altre fibre natura
li; camicie da notte o pigiami, a seconda dei gusti, devono
essere un po’ ampi e non intralciare i movimenti.
6. La migliore posizione del corpo è quella che si assume
spontaneamente e che forse risale all’infanzia: posizione genupettorale
(nella quale si ritrova la posizione che assumevamo
nello stadio fetale); di fianco, con le ginocchia piegate
– meglio sul lato destro così da non affaticare il cuore, o
comunque, è meglio aspettare un po’ prima di voltarsi dall’altra
parte; bocconi (ma in questo caso la testa è girata da un
lato, e dunque la nuca rimane contratta); supino, con le ginocchia
sollevate (attenzione, se si dorme in compagnia, che
in questa posizione è facile russare).
Nella vita di coppia, ciascuno dei due partners avrà interesse
ad avere una propria autonomia di movimento, sia grazie
all’adozione di letti separati, sia dotando di appositi effetti
un letto matrimoniale.
B. TRATTAMENTO.
I. Adulti.
A. Insonnia passeggera o “nervosa”.
Un’ora prima di andare a dormire: Rêve capsule, 1-2 cps. da
deglutire, bevendo un sorso d’acqua o un infuso tiepido di
camomilla, tiglio o malva, evitando tè o caffè.
Valeriana-Heel, 15 gtt. 3 v. al dì.
Anti Age Reg, 3 gr. 2-3 v- al dì.
Zincoval, 10-15 gtt. o 3-5 gr al dì.
BFX-CR 9, il contenuto di 1 cps 2-3 v. al dì.
Provocarsi lo sbadiglio, in diverse riprese.
2. Se vi è stato unabuso qualunque, una causa occasionale,
si potrà, dopo la tisana del § 1, cominciare con uno dei rimedi
seguenti:
Una dose (o 5 gr.) alla 9CH (o, in mancanza, 7CH, o 5CH), da
ripetersi se necessario durante la notte.
Ecco alcuni casi, di frequente riscontro:
a) Eccessi alimentari.
• Abuso di alcoolici (che ha prodotto eccitazione, ma non
pesantemente alterato: in questo caso, . Alcolismo): Nux
vomica 9CH.
•Abuso di caffè: Coffea 9CH.
• Eccesso alimentare complessivo: Nux vomica 9CH.
• Dopo diarrea o vomito: China 9CH.
b) Eccitazione psichica.
• Buona notizia, emozione piacevole: Coffea 9CH.
• Cattiva notizia: Gelsemium 9CH.
• Contrarietà: Ignatia 9CH.
• Dopo una collera: Nux vomica 9CH.
c) Disturbo mentale occasionale.
•Afflusso di idee: Coffea 9CH.
• Agitazione, ansia: Arsenicum album 9CH.
• Dopo uno spavento: Aconitum 9CH.
• Ipersensibilità al rumore: Theridion 9CH.
d) Stanchezza.
• Stanchezza fisica, sovraffaticamento: Rhus tox. 9CH.
• Sovraffaticamente intellettuale passeggero: Kali phosphoricum
9CH.
e) Piccoli disturbi che impediscono di dormire.
• Agitazione alle gambe: Zincum metallicum 9CH.
• Crampi ai polpacci o alle dita dei piedi: Cuprum aceticum
9CH (o, in mancanza, Cuprum metallicum).
TERAPIA SANUM:
a) Nel caso si tratti di risvegli frequenti è consigliabile
Mucedokehl gocce - 10 gtt. prima di coricarsi, alternato a
Recarcin D 4 capsule - 1 cp. alla sera.
b) Se si tratta invece di difficoltà nell’addormentamento è
consigliabile impiegare:
Nigersan D 5 compresse - 1 cp. alla sera - negli adulti;
Nigersan D 5 gocce - 5 gtt. alla sera - nei bambini,
per circa 10 gg. oltre il termine della scomparsa dei sintomi.
B. Insonnia cronica.
A parte le insonnie cosiddette essenziali (senza causa precisa),
si tratta il più delle v. di insonnie dette secondarie, le cui
cause – una volta individuate – vanno curate.
Ritroviamo qui alcuni dei casi segnalati sopra al § 2; ad esempio,
la spossatezza occasionale che è divenuta uno stato
permanente, da qui la necessità di un trattamento di base
adeguato (v. la rubrica Stanchezza-sovraffaticamento).
Inoltre, molti stati psichici ed affezioni croniche suscettibili
di provocare l’insonnia richiedono un trattamento serio:
Menopausa, Ipertensione arteriosa, ecc.
I disturbi del sonno costituiscono l’oggetto di rubriche particolari.
. Incubi, Digrignamento dei denti, Terrore notturno,
Sonno.
Per concludere, sarà utile far attenzione e tener conto degli
orari dell’insonnia, che potrà dipendere da disturbi circolatori,
digestivi, polmonari, ecc. v. Ritmi biologici, V.
Tisane, rimedi e supposte potranno essere adatti a tutti i casi
seguenti:
1. Andare a rivedere sopra, I § 1.
2. Insonnia con iperattività mentale, o ipersensibilità sensoriale
(le idee si affollano, si fanno progetti, ecc.). Rimedi del §
1, ai quali si aggiungerà:
Melatonina 4CH, 20 gtt. prima di andare a letto.
Gelsemium 5 e Coffea 5CH, 3 gr. se necessario, durante la
notte.
3. Insonnia ribelle con esaurimento nervoso.
Provare la ricetta del Dottor Nebel:
Nykterinia 4CH, Nikterinia 7CH, 3 gr. di ognuno assunti
insieme 1 h prima di andare a letto e quando ci si corica.
Altra ricetta, che dà dei risultati eccellenti:
Melatonina 4CH, 20 gtt. prima di andare a letto.
Pulvised, 1 cp. 2-3v. al dì.
Zincoval, 10-15 gtt. o 3-5 gr al dì.
4. Insonnia con depressione nervosa.
(Commento sottolineato amministratore
27/06/2013 14.34.51
vuoto)
Melatonina 4CH, 20 gtt. prima di andare a letto.
Hypothalamus 9, 1 dose ogni 15 giorni.
Coca 5CH, 2 gr, a mezzogiorno.
Nux vomica 5CH, 3 gr. alle 16.
Gelsemium 5CH, 3 gr. alle 19.
Rame-Oro-Argento, 1 v. al dì.
(Commento sottolineato amministratore
27/06/2013 14.34.47
vuoto)
5. Insonnia dei soggetti che hanno perso volutamente sonno
per un certo periodo (intellettuali, artisti, studenti in periodo
d’esame, sarte, ecc.) e che non riescono più ad addormentarsi
se vanno a letto ad un orario normale.
Hypothalamus 9, 1 dose ogni 8 giorni.
Coca 5CH, 2 gr., 1 v. al dì.
Silicea 5CH, 3 gr. ogni 3 giorni.
Aluminium, 1/2 h prima di cena.
Se necessaria (lo stesso dicasi per i § 3 e 4), una cura termale.
6. Insonnia con demineralizzazione.
Ai rimedi del § 1, aggiungere:
Dr. Reckeweg R 34, 15 gtt., 2 v. al dì.
Rexorubia granulato, 1 cucchiaino da caffè 2-3 v. al dì.
Silicea 5CH, 3 gr. ogni 3 giorni.
7. Insonnia dopo essersi stancati molto o aver subìto un
trauma.
Ai rimedi del § 1, aggiungere:
Arnica 5CH, 2 gr., 2 v. al dì.
Gelsemium 5CH, Rhus tox 5CH, 3 gr. di ciascuno, 1 v. al dì.
8. Insonnia post-operatoria.
Ai rimedi del § 1, aggiungere:
Arnica 5CH, 2 gr., 2 v. al dì.
Arovit, 1 cp., 1 v. al dì.
9. Insonnia del soggetto ipersurrenalico, che dorme soltanto
5 ore a notte e presenta una iperattività generalizzata.
Ai rimedi del § 1, aggiungere:
Sulfur 9, Adrenalinum 9, 5 gr. in alternanza ogni 8 giorni,
prima di andare a letto.
10. Insonnia del soggetto ipersurrenalico, sonnolento dopo
il pasto di mezzogiorno; o che si addormenta immediatamente
dopo cena per svegliarsi alle 3 del mattino, senza più riuscire
ad addormentarsi; o che ancora non riesce ad addormentarsi
prima delle 3 del mattino e dorme un sonno pesante
e agitato fino alle 5-6, svegliandosi stanchissimo.
Ai rimedi del § 1, aggiungere:
Surrene D3, una presa, 1 v. al dì.
Nux vomica 5CH, 3 gr. un’ora dopo i pasti.
INSONNIA
11. Se vi è una disfunzione ipofisaria (specie nei soggetti
fluorici o negli eredosifilitici), e il bisogno di urinare risveglia
durante la notte in modo frequente e regolare.
Ai rimedi del § 1, aggiungere:
Ipofisi L.P. 5CH, 1 f. al dì.
. anche: Diabete insipido.
12. Pensare all’insonnia da ipoglicemia intermittente.
Alimentazione più sostanziosa a cena; durante la notte, sgranocchiare
un biscotto, una tavoletta di cioccolata, ecc.
13. Trattamento gemmo-organoterapico.
Alle due ricette di drenaggio generale (v. Gemmoterapia, I, §
1 e 2,a), aggiungere:
Tilia tomentosa, germogli, mac. glic. D1, 20 gtt. prima di cena.
Escholtzia californica T.M., 30 gtt. prima di andare a letto.
Tre v. a settimana, prima di andare a letto, una supp. che
comprenda Corteccia Cerebrale 9, Bulbo 9, Mesencefalo 9,
Diencefalo 9.
14. Talvolta si rivelano utili le cure climatiche. Sono favorevoli:
la campagna, i boschi, le regioni di media altitudine, i
laghi. Evitare l’alta montagna. Se occorre, cure termali.
15. Se la ricette consigliate fin qui non apportassero alcun
giovamento, o se il miglioramento non si mantiene costante,
consultare il medico (necessità di rimedi di fondo e del trattamento
in profondità di altre cause ancora: fegato, Ipertensione
arteriosa, Intossicazione, Eccessiva viscosità sanguigna
(insonnia durante la prima parte della notte, quindi incubi,
vertigini, formicolìo alle braccia ed alle spalle, astenia, emicrania,
ecc).
II. Bambini (Insonnia e sonno).
1. Bambino capriccioso, nervoso, collerico (specie nel corso
della dentizione o dopo una diarrea spossante).
Chamomilla 5CH, 2 gr., 2 v. al dì.
Cypripedium 4CH, 3 gr.
Zincoval, 3 gr disciolti in acqua 2-3 v. al dì.
Una supp. di Viburcol prima di andare a letto.
2. Bambino che è tranquillo durante il giorno ma che la
notte si sveglia, gioca, ride e parla. Come al § 1, in più:
Jalapa 4CH, 2 gr., 2 v. al dì.
3. Insonnia con terrori notturni, v. la rubrica in questione.
4. Bambino che digrigna i denti mentre si addormenta.
Cina 5CH, Podophyllum 4CH, 3 gr. di ciascuno, 1 v. al dì.
Se vi sono vermi intestinali, . Parassitosi.
5. Bambino che dorme con la bocca aperta.
Nux vomica 5CH, Lycopodium 4CH, 3 gr. a giorni alterni.
Sambucus nigra 4CH, 2 gr., 2 v. al dì + 3 gr. prima di andare a
letto.
Pensare alle adenoidi. Se è presente, curare la Corizza.
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